Chi era Gianni Versace: curiosità e vita privata dello stilista

Chi era Gianni Versace: dalla passione per la moda nata nella bottega della madre al successo internazionale come stilista, fino al tragico omicidio a Miami.

Gianni Versace è uno di quei personaggi tranciati da una fine tragica ed inaspettata. Anni ed anni di inchieste hanno saputo solamente lasciare molti dettagli della vicenda nell’oscurità. Commenti più o meno realistici si sono succeduti, per poi lasciare spazio ad una verità giunta sin troppo tardi. Gianni Versace è stato un uomo che ha saputo fare della propria vita una vera e propria opera d’arte (sia in senso letterale che metaforico). Un genio assoluto con una passione per la moda fuori dai limiti di ogni cognizione.

Gianni Versace

La storia di Gianni Versace è quella di un ragazzino cresciuto nella bottega da sarta della mamma e che sin da subito ha deciso cosa ne sarebbe stato del suo futuro. Compiuti i 20 anni circa, Gianni lascia la sua Calabria per trasferirsi a Milano dove inizia a collaborare con alcune case di moda. Nel 1978 si metterà in proprio, creando il marchio che, ancora adesso, rappresenta una delle massime espressioni dell’alta moda made in Italy. Arrivò così il successo in campo nazionale ed internazionale.

Quando Gianni Versace, appena adolescente, iniziava a sperimentare le sue capacità di stilista, la sorellina già lo guardava con occhi ammirati di chi sapeva che quello sarebbe diventato un genio. Donatella Versace, con il suo fisico esile e la sua lunga chioma bionda, fu la primissima modella di Gianni.

Inizialmente, per lo stilista, quello dell’ago e filo era un puro passatempo, poi una passione e infine il lavoro di una vita intera. Una vita che, purtroppo, si è conclusa tragicamente e troppo brevemente. Ciò non toglie che Gianni Versace ha saputo creare un’eccellenza, una maison dallo stile inconfondibile ed inimitabile.

Star di tutto il mondo hanno amato le sue creazioni e le supermodelle più famose della storia, come Naomi Campbell e Claudia Schiffer, adoravano la personalità creativa e geniale dello stilista. In seguito alla sua morte, la sorella a cui era molto affezionato ha portato avanti lo stile di famiglia, diventando anche lei stessa un’icona.

Il tragico omicidio

Era il 15 luglio del 1997 quando, nella sua villa di Miami Beach, Gianni Versace viene trovato senza vita all’età di 50 anni. Un dramma vissuto dalla famiglia attorno alla quale si strinse anche tutto il mondo della moda e non. Il caso venne archiviato rapidamente, cosa che destò sin da subito qualche sospetto.

Quello che è ormai certo, è il nome e l’identità dell’assassino: Andrew Cunan, un gigolò tossicodipendente che sparò a Gianni Versace senza alcuna pietà. Capire invece le motivazioni che spinsero Cunan a commettere l’omicidio è cosa ben più difficile. Anni e anni di commenti ed illazioni hanno alimentato storie, leggende e critiche sulla vicenda. Il dato di fatto è che la vita di Gianni Versace è stata spezzata quel giorno. Una vita fatta di talento, genialità e successi.

Il compagno dello stilista, il modello Antonio d’Amico, commentò l’intera vicenda così: ”

Il caso è stato chiuso troppo in fretta. Gli americani volevano togliersi la patata bollente e la famiglia ha accettato la loro versione. Fosse stato per me, sarei andato avanti. Ma io, per la legge, non ero nessuno.

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