Festival di Venezia, attivisti occupano il red carpet: scoppia il caos

La giornata conclusiva del Festival di Venezia potrebbe essere a rischio perché un folto gruppo di attivisti ha occupato il red carpet.

La settantaseiesima edizione del Festival di Venezia è ormai giunta al termine. Siamo al decimo red carpet e tutti si aspettano di vedere gli ultimi Vip sfilare. Eppure, la passerella conclusiva potrebbe anche non andare in scena, visto che alcuni attivisti, fin dalle prime luci dell’alba, hanno deciso di occupare il famigerato tappeto rosso. Che cosa sta succedendo? La serata conclusiva della Mostra Internazionale del Cinema è a rischio?

Festival di Venezia: attivisti sul red carpet

L’ultima giornata della settantaseiesima edizione del Festival di Venezia si è aperta con una vera e propria mobilitazione che nessuno si sarebbe aspettato. Alcuni attivisti, fin dalle prime luci dell’alba, hanno deciso di occupare il red carpet e, anche se in forma pacifica, hanno intenzione di andare avanti con la protesta per tutta la giornata. Per quale motivo? Stando a quanto alcuni di loro hanno dichiarato al sito Best Movie l’idea è quella di sensibilizzare le persone su quello che sta avvenendo da un punto di vista climatico. Essendo la Mostra del Cinema di Venezia un evento internazionale la speranza è quella che la loro voce arrivi a più orecchie possibili. Alla manifestazione ci sono anche duecento militanti del comitato No Grandi Navi e gli attivisti di Stop Biocidio, arrivati direttamente dalla Terra dei Fuochi. I manifestanti non hanno intenzione di usare la violenza, ma vogliono soltanto porre l’attenzione su una tematica d’urgenza globale come il cambiamento climatico. Alcuni dei ragazzi presenti hanno dichiarato: “Diverse realtà di tutta Italia, soprattutto del Nord Italia ma non solo, si sono riunite in un campo climatico: movimenti che combattono per ambiente e diritti umani, attraverso informazione e dibattiti aperti, l’abbiamo organizzato a Venezia per riunire varie realtà che dialogano con altre organizzazioni europee simili e lo scopo è anche quello di dire no alla presenza a Venezia delle grandi navi, che vogliamo fuori dalla Laguna”.

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Il decimo red carpet è a rischio?

Gli attivisti, inoltre, hanno dichiarato che non hanno nessuna intenzione di protestare contro il Festival di Venezia. Alcuni manifestanti hanno ammesso: “La nostra non è assolutamente una protesta contro la Biennale di Venezia e non intendiamo opporci alla Mostra. A breve faremo una conferenza stampa e alle 17.00 ci sarà un corteo che partirà qui al Lido da Santa Maria Elisabetta. Andremo avanti per tutta la giornata, perché è un’occasione davvero storica e speciale”. La protesta, almeno per il momento, è molto tranquilla. Gli attivisti sono tutti seduti sul red carpet e hanno in mano cartelli dove si leggono messaggi come: “Il pianeta sta bruciando”, “Giustizia climatica adesso” e “Respect existence or aspect resistence”. Anche se tutti i ragazzi hanno dichiarato di essere al Lido per una protesta pacifica, il decimo red carpet risulta comunque a rischio. A partire dalle 18 è atteso in passerella il frontman dei Rolling Stones Mick Jagger, protagonista in qualità di attore del film di chiusura di Venezia 76 “The Burnt Orange Heresy”. Ci saranno degli intoppi? Non possiamo fare altro che attendere ancora un po’ per scoprire se l’ultimo giorno del Festival si svolgerà come previsto o meno.


Scritto da Fabrizia Volponi

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