Emilio Fede è irriconoscibile, troppi ritocchi?

Emilio Fede a Non è L'Arena ha letteralmente sconvolto gli spettatori, che si aspettavano un saggio ottantenne e si ritrovano un attempato boxeur.

Emilio Fede a Non è l’Arena ha concesso a Massimo Giletti un’intervista che ha analizzato ogni aspetto della sua vita personale, familiare e professionale. Se largo spazio – anzi larghissimo – è stato dato al rapporto che da sempre ha legato il direttore di Rete 4 a Silvio Berlusconi, l’interesse del web però non si è lasciato distrarre dai racconti di Fede. Il volto del giornalista, che ha abbondantemente passato l’ottantina, è stato praticamente analizzato al microscopio per individuare i segni dei troppi ritocchini chirurgici a cui si sarebbe sottoposto. In realtà non c’era bisogno del microscopio, e nemmeno della lenta di ingrandimento.

Emilio Fede a Non è l’Arena

Emilio Fede non sembra più lui? No, in realtà è ancora riconoscibilissimo nonostante il fatto che la mano (pesante) del chirurgo ha avuto degli effetti importanti sul suo aspetto da attempato signore della televisione italiana.

Gli zigomi gonfi e gli occhi obliqui, che assomigliano in maniera piuttosto inquiestante a quelli del Ken Umano che tanto spesso è stato ospite di Barbara D’Urso hanno fatto scattare inevitabilmente commenti che non sono stati affatto di apprezzamento.

Anche la bocca, che normalmente era soltanto definita da un trucco sapiente e da abbondanti dosi di cerone, sembrava essersi miracolosamente gonfiata, modellandosi a immagine e somiglianza di qualche vecchia diva di Hollywood.

Se il pubblico Mediaset ha infatti fatto da anni l’abitudine all’abbronzatura perenne di Emilio Fede e ai suoi capelli che soltanto lentamente – molto lentamente – hanno lasciato posto al grigio e poi al bianco, di certo non erano abituati a vedere sullo schermo un signore ottantenne tanto gonfio da sembrare appena uscito da incontro di boxe.

Emilio Fede a non è l'arena

Il confronto con i vecchi filmati

In questo periodo ricorre il ventiquattresimo anniversario della “Discesa in Campo” di Silvio Berlusconi e naturalmente sono stati mandati in onda gli “antichi” filmati in cui il Fede(lissimo) Emilio annunciava la schiacciante vittoria del suo datore di lavoro su tutti gli avversari politici che nel 1994 avevano tentato di opporsi alla macchina mediatico/politica di Forza Italia.

Molte cose sono rimaste identiche: l’aplombe davanti alla macchina da presa, il perenne tributo in onore di Mister B, la scriminatura rigorosamente laterale e l’abbondanza di cerone color Viale del Tramonto di cui i truccatori del TG4 hanno continuato a far uso per decenni sul direttore.

Altri dettagli però si sono visibilmente trasformati, e probabilmente non (soltanto) a causa del tempo: l’angolazione degli occhi e il turgore degli zigomi lasciano davvero sconvolti.

“Invecchiare con dignità”

Il commento che più di frequente è tornato a rimbalzare sulla rete dopo la messa in onda dell’ospitata di Fede a Non è l’Arena è quello in merito alla dignità della vecchiaia e alla capacità di accettare lo scorrere del tempo con compostezza.

C’è però un fatto: il primo fanboy di Silvio Berlusconi avrebbe davvero potuto esimersi dall’imitare anche nell’approccio al bisturi il suo modello di vita, datore di lavoro e idolo politico? No. Non si tratta quindi soltanto di vanità, ad influenzare Emilio Fede sono state anche le (cattive?) compagnie.

Scritto da Olga Luce

Lascia un commento

Leggi anche
Contentsads.com