Venezia 79: i look del sesto red carpet

Il sesto red carpet di Venezia 79 ha accolto l'atteso Harry Styles e tutto il cast di Don't Worry Darling: molti i look eccentrici e molta eleganza.

La 79esima Mostra del Cinema di Venezia è al suo sesto red carpet: altre proiezioni, altre celebrità, altri outfit.

Tra le attese maggiori sicuramente Harry Styles e Olivia Wilde, arrivati in laguna per presentare la pellicola Don’t Worry Darling, in cui il cantante è il protagonista. Tantissime le celebrità che hanno sfilato sul tappeto rosso e altrettanti gli abiti immortalati dai riflettori: Venezia va avanti e trova sempre il modo di stupire.

Venezia 79: il sesto red carpet, tra sobrietà e stravaganza

Il sesto red carpet veneziano è stato inaugurato niente meno che da una delle coppie più attese del lido: Harry Styles e Olivia Wilde. Il cantante e attore è arrivato in laguna con uno charm e una compostezza da togliere il fiato, tutto perfezionato da un outfit decisamente vintage, ma elegantissimo.

Styles, infatti, ha sfoggiato un total look firmato Gucci: occhiali da sole extra big, completo giacca doppiopetto e pantalone blu notte dritto abbinati a una camicia dal colletto appuntito light blue. Per le scarpe, invece, uno stivaletto bianco a punta, mentre nelle mani fanno capolino tanti e grandi anelli super bold. Anche questa volta, bisogna ammetterlo, Harry Styles ha colpito nel segno.

Harry Styles

Con lui Olivia Wilde, regista del film di cui Styles è protagonista. Per l’occasione sceglie un abito Gucci monocolore giallo con dettagli silver sulla parte superiore e lasciati cadere liberi lungo le braccia. Scollo a “V”, stretto in vita e lunghissimo, l’abito di Olivia Wilde si pone in netto contrasto con il rosso fuoco del tappeto: bel risultato!

Olivia Wilde

Sul tappeto rosso anche gli altri membri del cast della pellicola presentata al Lido: Gemma Chan, ad esempio, arriva sul sesto red carpet con un abito scintillante made by Louis Vuitton: incrocio al collo e aderente sul corpo, l’abito silver e luminoso è un vero e proprio “faro nella notte” del tappeto rosso.

Non è stata da meno Florence Pugh, che in occasione della presentazione del film di Wilde ha deciso di sfilare con un abito Valentino Couture decisamente eccentrico: spalle scoperte e bustino stretto da cui si dirama, letteralmente, un mantello/gonna di tulle nero e una cascata di punti luce a conferirne eleganza assoluta. Le gambe, scoperte, acquistano maggiore personalità grazie al paio di décolleté nere con piume alla caviglia: difficili da non notare!

Florence Pugh

Sydney Chandler, invece, decide di rimanere sul sobrio: un abito monospalla Saint Laurent total black che le abbraccia i fianchi e cade dritto lungo fino a piedi. Sceglie accessori black&gold molto spessi, proprio come da tendenza.

Sydney Chandler

Non hanno optato per un look sobrio e lineare Agatha Maksimova e Jessica Wang: la prima, infatti, ha scelto un abito di Guillarmé vapororissimo di tulle e chiffon completamente celeste e senza spalline, mentre la seconda ha sfilato sul red carpet con un abito di Alberta Ferretti in total lamé dalle sfumature viola e blu e un drappeggio molto particolare all’altezza delle spalle. Non si può dire che non abbiano voluto osare!

Jessica Wang

Molto simile anche il look di Tessa Thompson, che arriva sul sesto red carpet veneziano con un abito firmato Marc Jacobs che grida eccentricità: verde menta, stretto sui fianchi e voluminosissimo sulle spalle metallizzate (texture ripresa nello strascico), l’outfit è originale e ha bisogno di una personalità come la sua per essere indossato con consapevolezza: chapeau!

Tessa Thompson

Il red carpet del lido ospita la diversità fatta a vestito: c’è chi sceglie un total black per sentirsi più confident, c’è chi opta per qualcosa di mai visto e mai indossato, c’è chi sceglie un rosa shocking (come Leonie Hanne, con il suo abito di Valentino super pink) o chi, come Phoebe Waller-Bridge e Anne Parillaud, sceglie uno spezzato giacca-pantalone offrendo un’altra sfumatura della sensualità.

Ancora una volta il red carpet di Venezia 79 lascia spunti ispirazionali; attendiamo con trepidazione il prossimo.

Scritto da Marta Mancosu

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