Terremoto e parata del 2 giugno: Napolitano non rinuncia

Dai social network ai media tradizionali fino a diversi politici: tutti chiedono di annullare la parata militare per il 2 giugno e destinare i soldi risparmiati alle zone colpite dal sisma. Ma Napolitano dice no, dimostrando di essere vecchissimo…

Monta la mobilitazione, nata sui social network e nelle ultime ore fatta propria anche da diversi politici (in modo del tutto trasversale, per dire: andiamo da Vendola alla Lega), per annullare la parata militare del 2 giugno e dirottare i 3 milioni di euro di spesa alle zone colpite dal terremoto in Emilia.

Capisco che a prima vista potrebbe sembrare una trovata demagogica, ma se per demagogia si intende la capacità di prendere per i fondelli il popolo, promettendo misure irrealistiche e irrealizzabili, allora in questo caso ci troviamo da tutt’altra parte. Perché la proposta è fattibile e concretissima, e se accolta comporterebbe dei reali benefici per le zone colpite dal sisma.

Eppure il presidente Napolitano dice no. Da un certo punto di vista, è un no comprensibile: la parata militare serve a festeggiare la Repubblica ed è una celebrazione a cui lo Stato non si può sottrarre, perché come tutte le feste laiche e repubblicane serve a ribadire le ragioni della nostra convivenza, richiamare la solidità (?) delle istituzioni, ricordare il sacrificio dei militari eccetera eccetera.

In realtà ci troviamo di fronte all’ennesima occasione sprecata di buona amministrazione e a un presidente della Repubblica che appare sempre più vecchio e lontano dagli umori del paese reale. Un presidente quasi novantenne, un uomo del secolo scorso, figlio dell’epoca dei grandi partiti e dello stato nazione, della forza militare come simbolo ed espressione della forza dello stato, dei cittadini che si esprimono solo al momento del voto.

Un presidente incapace di capire che oggi sono ben altre, rispetto alle parate di soldati, le cose che tengono unito un popolo. Per esempio, il buonsenso e la buona politica.

(Foto – Infophoto).

Scritto da Style24.it Unit
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