Tutti contro tutti nel Sanremo di Morandi Celentano. Una gigantesca rissa provocata da Celentano in cui si tuffano Paolini (Gabriele), Paoline (editore di Famiglia Cristiana), preti, dirigenti Rai. La droga fa male, la tv drogata, di più…
“Piatto ricco, mi ci ficco”, dicono i giocatori di poker.
Tutti nessuno escluso si sono tuffati a pesce nel mare in tempesta di Sanremo 2012.
Per polemizzare, denunciare, denigrare. Insomma, far casino.
Mancava solo un’incursione di Nuccio Vip sul palco per strizzare le tette di Ivanka e Belen e svegliare a suon di sberle lo ieratico Papaleo.
L’edizione con Celentano ha colpito nel segno, far parlare di sè, ed ha generato una benefica audience per i programmi parassiti: talk show assortiti, vita in diretta, domenica in, ecc.
Ma l’indotto sanremese è andato ben oltre i confini della tv, ed ha fatto guadagnare contatti e lettori a giornali virtuali e cartacei.
Compreso questo blog!
Le ultime: il parroco di Galbiate, paese di Celentano, sputtana pubblicamente il Molleggiato raccontando a Sorrisi e Canzoni che Adriano è tirchio e fariseo: non aumenta lo stipendio al giardiniere, non ha dato un centesimo alla chiesa per comprare il nuovo impianto audio, anche se a Sanremo ha detto il contrario.
Ben più generosa sarebbe stata la Universal Music, secondo la denuncia del disturbatore Gabriele Paolini: la casa discografica di Emma avrebbe comprato la vittoria della Marrone amica di Maria pagando un milione alla Rai.
Fra pochi giorni, tutto questo fumo svanirà.
Il brutto festival degli sproloqui, delle sbruffonate e delle zuffe celentanesche, dopato e privo di canzoni memorabili, rischia però di creare una lunga e tenace dipendenza alla tv drogata…



