Ricchi e Poveri a Sanremo 2012: Celentano e Pagliuca de le Orme

Tony Pagliuca de le Orme, band mito del rock italiano, scrive una lettera aperta a Celentano. Il tastierista che oggi vive in povertà gli consiglia di denunciare in tv la corruzione dello showbiz. Verità pesanti: droga, sfruttamento, speculazioni…

Che bello un Festival di Sanremo che valorizzi gli artisti meritevoli e la musica!

Tony Pagliuca, tastierista di uno dei gruppi italiani più importanti, Le Orme, riscopre che il Re è nudo e lo ricorda ad Adriano Celentano, ex cantante impegnato oggi a fare lo splendido benefattore ed il potente interlocutore dei politici.

Pagliuca scrive una lettera aperta su Facebook al Molleggiato.

Vale la pena di leggerla, perchè è piena di verità vere, e non di demagogiche ruffianate televisive.

Quelle verità che non sentiremo mai nei talk show, perchè incompatibili con il pensiero monocratico della tv: Pagliuca parla di droga, corruzione, autoreferenzialità televisiva, roba pesante e indigesta…

Ecco gli spunti che il fondatore de le Orme, band la cui musica consiglio di ripassare qui e su Youtube, propone ad Adriano per i suoi monologhi.

Dubito che Celentano li riprenderà sul palco del Festival: in tv, nessuno vede il Re Nudo!

Caro Adriano, io sono Tony Pagliuca ex componente del le Orme, dal 1° Gennaio mi è stata tolto il Fondo solidarietà dei soci Siae un mensile di 615 euro era il mio unico sostegno economico sicuro…

…Ho pagato ancora a malincuore il canone Rai e mi permetto di dirti che se quest’anno vai a Sanremo cerca di rimanere nel tuo campo quello che ti ha dato il successo e cioè il canto, canta le tue belle canzoni partecipando magari anche tu alla gara.

E se invece sentirai il prorompente bisogno di monologare allora raccontala giusta.

Racconta che la cultura deve tornare a circolare libera nei suoi spazi e non deve essere mai più in mano alla casta della canzone.

Racconta che ciò che si sente in radio e si vede in tv non è il meglio di ciò che la nostra bella Italia produce. Perché gran parte delle programmazioni sono al soldo delle case discografiche e dei grandi management S.p.a.

Racconta che nel nostro paese ci sono tanti giovani talenti che non trovano mai spazio e se lo trovano sono spremuti e gettati come limoni.

Racconta, se permetti, che il sottoscritto pur avendo scritto delle pagine di musica rock progressive riconosciute in tutto il mondo, per partecipare in gara a Sanremo con il suo gruppo ha dovuto pagare 50 milioni di lire per Il parrucchiere mentre tanti altri concorrenti privilegiati non solo non hanno pagato niente ma sono stati loro pagati fior di quattrini per la loro prestazione.

Racconta che tanti altri musicisti come il sottoscritto hanno cercato, rinunciando a facili guadagni, di elevarsi all’altezze dei grandi della musica producendo, in proprio, lavori di pregio che non si sentiranno in Rai e non si vedranno in TV a causa dei conduttori corrotti e se le loro opere non saranno conosciute non potranno di conseguenza fare il loro lavoro e cioè i concerti.

E se condurrai più di una serata: chiedi che Sanremo sia un concorso di giovani che studiano la musica non il cimitero degli elefanti.

Chiedi infine di bonificare l’ambiente dagli spacciatori di droga, dai giornalisti corrotti, dai manager evasori e infine la mia preghiera non duettare con Madonna
(il solo nome dovrebbe farti allontanare) e chiedi per Sanremo la benedizione di Benedetto XVI il papa ama la musica, l’Italia e vuole bene a tutti gli artisti. Antonio (Tony Pagliuca)

Scritto da Style24.it Unit
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