Silvio Berlusconi mette in scena il teatrino dell’assurdo davanti al Tribunale di Milano.
Un capo di Governo che combatte lo Stato dall’interno è una schizofrenia immaginabile solo in Italia.
Eppure, la rivoluzione liberale antistatalista del premier ,tagliata su misura sui suoi interessi personali, è l’idea forte che lo incorona leader capace di trascinare le folle verso qualcosa di concreto.
Sarà demenziale, ma è una missione coinvolgente.
I leader ,in fondo, sono gli interpreti di una idea forte e contagiosa, che fa presa sulla gente.
La Padania di Bossi è una.
E la Rivolta beckettiana di Silvio, l’altra.
Una eversione solo sua.
Perchè ,scomparso lui, al massimo si apre un duello all’ok corral per la successione tra il megafono Capezzone e il maggiordomo Angiolino Alfano!
Nella Sinistra, invece,i leader latitano già adesso.
Purtroppo per me che ancora credo nei valori progressisti.
Per un semplice motivo: perchè manca l’idea riconoscibile e decisa di sinistra italiana, domina il pensiero debole di uno, nessuno, centomila lidericchi.
Nanni Moretti (video in basso) aveva previsto tutto: “D’Alema, non ti far mettere in mezzo sulla Giustizia…proprio da Berlusconi…D’Alema, dì una cosa di sinistra!”
Una!
La schizofrenia italica è l’assurda rivolta di Berlusconi.
Ma anche la delirante pretesa dell’opposizione di inventarsi un Leader del Nulla (dal Nulla).
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