Monkey-barring: un comportamento tossico da evitare nelle relazioni

Il monkey-barring è un comportamento relazionale tossico che può danneggiare tutti i soggetti coinvolti. Scopri come riconoscerlo e affrontarlo.

Hai mai sentito parlare del termine monkey-barring? Oggi, sempre più persone stanno riscoprendo questo concetto, che descrive una dinamica relazionale piuttosto complessa. Si tratta di quel comportamento in cui una persona non riesce a chiudere un rapporto prima di iniziarne un altro. Non solo è poco etico, ma può avere conseguenze devastanti per tutti i soggetti coinvolti. Comprendere questo fenomeno è fondamentale per instaurare relazioni più sane e autentiche.

Cosa significa monkey-barring?

Il monkey-barring si riferisce a una strategia relazionale in cui un individuo mantiene attiva una relazione mentre cerca attivamente un nuovo partner. Ti sei mai chiesto perché alcune persone si aggrappano al loro partner attuale fino a quando non trovano un sostituto? Questo comportamento inganna entrambe le persone coinvolte. Immagina un acrobata sui monkey bars: si tiene stretta a una barra mentre cerca di afferrarne un’altra, senza mai lasciarla andare completamente.

Che situazione delicata, non credi?

In effetti, questo comportamento è più comune di quanto si pensi. Le motivazioni possono essere molteplici: dalla paura di rimanere soli alla difficoltà di affrontare una rottura onesta. La ricerca di una nuova relazione diventa così una sorta di rete di sicurezza emotiva, un modo per evitare il dolore della solitudine. Ma è davvero una soluzione efficace?

Le implicazioni del monkey-barring

Il monkey-barring è intrinsecamente ingannevole.

Chi si trova in questa situazione può credere di essere in una relazione seria, mentre dall’altra parte c’è qualcuno che sta già cercando un’alternativa. Questo può portare a un profondo dolore emotivo e a una perdita di fiducia. Ma non è tutto: anche il nuovo partner si ritrova coinvolto in una situazione di inganno, illudendosi che la relazione sia genuina, quando in realtà è solo un ripiego. Ti sei mai chiesto come ci si sente in una situazione del genere?

Inoltre, questo comportamento non danneggia solo le persone coinvolte, ma riflette anche una cultura che spesso stigmatizza la singletudine.

In una società in cui si è spinti a trovare un partner, il monkey-barring diventa una soluzione pericolosa per chi teme di affrontare la solitudine. È fondamentale riconoscere che queste dinamiche tossiche non portano a relazioni soddisfacenti e durature. Come possiamo quindi rompere questo ciclo?

Come affrontare il monkey-barring

Il primo passo per affrontare il monkey-barring è la consapevolezza. Riconoscere di essere in questa situazione è fondamentale per poterla modificare. Se ti ritrovi a ripetere questo schema, è importante riflettere sulle tue paure e sulle motivazioni che ti spingono a comportarti in questo modo. La paura di rimanere soli, la dipendenza emotiva e una scarsa capacità comunicativa possono essere alla base di questo comportamento. Ti sei mai chiesto cosa ti trattiene?

Un approccio pratico consiste nel lavorare sulla propria autostima e sull’indipendenza emotiva. Imparare a stare bene da soli è un passo cruciale per evitare di ricorrere a relazioni di ripiego. È importante affrontare le conversazioni difficili in modo diretto, piuttosto che cercare di sfuggire a una rottura onesta. Costruire relazioni autentiche richiede onestà e rispetto per tutti i soggetti coinvolti.

Infine, se ti trovi intrappolato in questo schema, potrebbe essere utile considerare un supporto professionale. Un terapeuta può aiutarti a esplorare le ragioni alla base delle tue paure e a sviluppare strategie per costruire relazioni più sane. Non è mai troppo tardi per iniziare a costruire il tuo benessere emotivo!

Scritto da Staff
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