Chi era Jacques Prévert: storia dell’artista francese

Sceneggiatore, collaboratore teatrale e poeta. Infinite le passioni di questo incredibile artista francese.

Con uno spirito nobile e sensibile, Jacques Prévert ha reso le sue memorie d’artista un patrimonio prezioso. Scopriamo la sua storia dall’infanzia fino all’età matura e una carriera di successo.

Chi era Jacques Prévert

Jacques Prévert (Neuilly-sur-Seine, 4 febbraio 1900 – Omonville-la-Petite, 11 aprile 1977) è stato un poeta e sceneggiatore francese. Cresce in una famiglia abbiente della piccola borghesia che gli fa passare alcuni anni dell’infanzia in Bretagna e gli fa scoprire la lettura e il teatro. All’età di soli vent anni è costretto a partire per il servizio militare dove incontra quelli che saranno i suoi amici della vita.

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Con i due più importanti si stabilisce a Montparnasse e la loro passione per l’arte li fa diventare presto un punto di incontro del movimento surrealista. Pubblica i primi testi su alcune riviste note vedendo tra i collaboratori esponenti come Giuseppe Ungaretti, ai tempi redattore. Successivamente dedica buona parte del suo tempo all’attività teatrale lavorando con la compagnia “Gruppo d’Ottobre” che vuole promuovere un teatro sociale.

L’artista dalle infinite passioni

Oltre la passione per il palco, dedica le sue attenzioni alla cinematografia iniziando a collaborare producendo scenari. Inizia scrivendo testo e sceneggiatura della pellicola “L’affare è fatto” seguita da “Lo strano dramma del dottor Molyneux” a fianco di Marcel Carné. Svolge un soggiorno negli Stati Uniti dove incontra altri esponenti del mondo artistico tra cui il fotografo Trauner.

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Torna a Parigi una volta terminata la seconda guerra mondiale e qui riprende l’attività teatrale collaborando con Pablo Picasso. Nel frattempo pubblica anche due raccolte di poesie: “Histoires” e “Paroles” mostrando al pubblico quanto fosse poliedrico. Torna alla sceneggiatura di alcuni film per Paul Griault e Jean Delannoy. Si dedica nuovamente alla poesia nel 1955 con la raccolta “La pluie et le beau temps” per poi avvicinarsi al mondo dei collage esponendo anche in galleria.

La poetica concezione dell’amore

Tra tutte le sue passioni, la poesia è una di quelle che è riuscita anche ad essere trasmessa con più amore al pubblico. La sua produzione è pensata per essere rivissuta, come la vita con i suoi déja vu. Emerge inoltre il concetto di amore come unica chiave di salvezza, in tutte le sue forme fino alla più pura: la nascita della vita.

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L’amore inoltre non può essere incatenato, è un gesto spontaneo che non si può sottomettere e anche a farlo lo si perde inevitabilmente. Sostiene anzi che un amore che si vuole incatenare non è vero amore. Nota la poesia “I ragazzi che si amano”, diventato un vero e proprio inno all’amore:

“I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno […]”

(Jacques Prévert)

Scritto da Alessandra Coman

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