Il più grande spettacolo dopo il weekend e le critiche a Fiorello

Fiorello e il suo show definiti noiosi dalla Guzzanti e “ansiolitici” da Santoro. Qualcuno dice: lo criticano perchè non attacca Berlusconi. Ma è davvero così?

Se ci sono stati qualche perplessità e qualche distinguo, nel coro un po’ imbarazzante di elogi tributato dalla stampa e dalla tv a Fiorello, questi sono provenuti da sinistra, diciamo così. Prima Sabina Guzzanti che definisce Il più grande spettacolo dopo il weekend “noioso”, poi Michele Santoro che liquida lo showman siciliano come “ottimo ansiolitico” e in generale i giornali d’area progressista che si mostrano un po’ tiepidi sul nuovo successo di Rai uno.

Qualcuno scrive, polemizzando, che a sinistra si pretendeva una satira cattiva contro Berlusconi e questa è, in ultima analisi, la ragione dei mugugni. Parlo per me: mi è capitato di non esprimere un giudizio entusiasmante sullo show di Fiorello e non sono un fan dell’ex premier, ma francamente tutto vado a fare quando giudico uno spettacolo tranne che mettermi a pesare col bilancino le battute. E, sinceramente, credo che pochi lo facciano, compresi Santoro e la Guzzanti.

Lo show di Fiorello è ben confezionato e godibile: è  un buon prodotto televisivo che riconcilia con un modo di fare televisione da professionisti. Però non va molto oltre questo: non osa quasi nulla, sembra una sorta di Sanremo ben riuscito. Non è poco, ma neppure moltissimo. Forte dei suoi numeri e della sua popolarità, sarebbe stato nella posizione di rischiare molto di più. Tutto qui. Si spera di poterlo dire senza essere additati come nemici del popolo e lugubri bolscevichi animati da un triste spirito di vendetta contro il nemico. Pardon, l’avversario politico.

(In foto: Fiorello).

Scritto da Style24.it Unit

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