Il paradiso delle signore a rischio sospensione?

Il paradiso delle signore, fiction di successo, rischia la sospensione perchè potrebbe saltare l'accordo tra la Rai e i lavoratori.

Il paradiso delle signore, fiction amata da molti telespettatori, rischia la sospensione perchè a quanto pare potrebbe saltare l’accordo tra la Rai ed i lavoratori.

Il paradiso delle signore a rischio

Questa è certamente una notizia che non piacerà a chi segue la fiction e, soprattutto, a chi ci tiene a sapere cosa accadrà nelle puntate non ancora girate e né andate in onda, che dovrebbero spiegare tutto ciò che è rimasto in sospeso nel momento in cui si è chiusa la precedente stagione.

La fiction, che consta attualmente di due stagioni per un totale di 40 episodi, finita la seconda stagione andata in onda su Rai Uno fino al 7 novembre 2017, si era conclusa con molte questioni in sospeso, che ci si riprometteva di sciogliere durante il terzo anno di programmazione.

Molti telespettatori che seguivano la fiction, infatti, bramano per sapere come andrà a finire tra l’affascinante Pietro Mori (Giuseppe Zeno) e la bella sicula Teresa Iorio (Giusy Buscemi).

C’è il rischio, però, qualora non si riesca a raggiungere l’agognato accordo, che o si dovrà attendere ancora per molto tempo ancora o, peggio, che non si sappia mai cosa è successo tra i due e, naturalmente, cosa è capitato anche agli altri personaggi coinvolti nell’appassionante storia diretta da Monica Vullo.

Al momento è ancora tutto fermo

Ma cosa è successo? A quanto appreso nelle ultime ore, si parla di un accordo, per l’appunto, non andato a buon fine, per quanto riguarda la realizzazione della terza stagione della fiction ispirata all’omonimo romanzo Al paradiso delle signore dello scrittore Émile Zola, che però in televisione è stata ambientata nella Milano del 1956.

Il paradiso delle signore

Saltato l’accordo tra i lavoratori e l’Azienda

Gli accordi iniziali, che sono al momento naufragati, prevedevano di realizzare le 180 puntate della terza stagione della fiction, che avrebbe impegnato per 220 giorni almeno un centinaio di persone con un orario giornaliero di 9 ore più una di pausa 5 giorni alla settimana con l’eventualità di lavorare anche un sesto giorno.

Ma le istanze dei lavoratori del Centro Produzione della Rai di Torino a seguito della proposta fatta, non sono state accettate, e quindi le proposte da parte dell’azienda sono stata rigettate poiché, a quanto dichiarato dai vertici sindacali l’accordo era stato già bocciato in un incontro tenutosi la scorsa settimana.

Intervenuta la Sindaca Chiara Appendino

Anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, è intervenuta nel dibattito tra sindacati e azienda per provare a mediare un accordo che potesse far convergere il più possibile le necessità di tutti e, nonostante si pensasse di aver superato l’empasse, a distanza di poche ore i lavoratori hanno nuovamente stoppato tutto.

A detta loro, infatti, l’azienda non sarebbe venuta loro incontro come richiesto. Cosa che non è piaciuta al Comune di Torino, perché comunque girare una fiction in città crea un indotto lavorativo assolutamente non di poco conto.

Molto duro il comunicato rilasciato nelle ultime ore, in cui viene ribadito che si è trattato di un’occasione mancata, a detta sia della Rai e quanto dal Comune, perché riprendere le riprese delle nuove puntate avrebbe potuto consentire, quale volano di sviluppo dell’audiovisivo sul polo torinese, e anche il rilancio delle produzioni Rai su Torino.

Scritto da Alice Scolamacchia

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