Tra poco la rivedremo sul grande schermo nei panni di Alma, la moglie di Alfred Hitchcock, noi di World Celebrities, nel frattempo, vi diamo una bella anteprima dell’intervista fatta a Helen Mirren da Io Donna.
“A 23 anni, era infelice e confusa. Provò con lo psicoanalista, poi cercò risposte da un cartomante. Che le consigliò di scrivere tutti i dettagli rivelati sul futuro, per non dimenticarli. Uscita da lì, stracciò i fogli: «Volevo che la mia vita fosse un’avventura e una sorpre-sa». Un gesto che spiega molto di Helen Mirren e delle sue scelte mai scontate, da ragazza formatasi a Londra nei liberi anni ‘60: dall’elogio della non-maternità alla disinvoltura con il nudo alla “renitenza” al matrimonio… si è sposata per allegria solo nel 1997 in un castello scozzese con l’americanissimo Taylor Hackford: il regista di Ufficiale e Gentiluomo indossava addirittura il kilt.
In un hotel londinese per presentare Hitchcock – in cui impersona Alma, l’altra metà del Genio – non ha imparato un compitino a memoria. Anzi. “Non ho visto molti suoi film. Psycho lo ricordo soprattutto per il racconto di papà, uomo non incline all’esagerazione:l’aveva giudicato un’esperienza terrificante! Quand’ero una giovane attrice, Hitch faceva “vecchia scuola”. Non mi interessava. Sono stata stupida a non capire che maestro fosse… Del resto, non l’hanno capito in tanti, non gli hanno mai dato l’Oscar!” Facile calarsi in questo ruolo, visto che è moglie di un regista? Certo, conosco bene il soggetto… Quando scegli quel mestiere devi essere assolutamente ossessionato. Realizzare un film richiede tenacia, assorbimento totale. e tu non puoi essere il tipo di moglie che telefo- na (squittendo): «Ho preparato la cena, torna a casa». Ti devi limitare a: «Piove? Dannazione! Potete girare in interni?». Alma è stata costretta a mandar giù anche l’ossessione del consorte per le bionde. Ci sono varie tesi, io però credo che lui abbia davvero amato solo Ingrid Bergman. Che non è bionda, e che la stessa Alma amava. Comunque, i registi sono tutti voyeur. incluso mio marito, è la natura del loro lavoro.Si sente spesso ribadire che dietro ogni grande uomo c’è una grande donna.
Non dietro, a fianco. Una partnership energetica è ottima per la creatività, sia che un uomo supporti una donna sia viceversa.
Credits by Getty Images