Divano Chesterfield, storia di un’icona dei divani design

Probabilmente tra i divani design, Chesterfield rimane quello più famoso del mondo, o per lo meno è certamente il più facilmente riconoscibile.


Probabilmente tra i divani design questo rimane il divano più famoso del mondo, o per lo meno è certamente il più facilmente riconoscibile. Con i suoi inconfondibili bottoni che corrono sulla spalliera e sui braccioli, il divano Chesterfield è da sempre un’icona nell’universo dei divani in pelle.
La nascita di questo storico modello risale all’epoca Vittoriana, quando nella piccola cittadina di Chesterfield venne commissionata un’originale seduta per il conte omonimo. Quel momento segnò una rivoluzione di gran classe e una svolta nello stile collaudato dei divani dell’epoca che avevano gambe e intagli complessi.
Una delle caratteristiche visivamente più eclatanti di questo tipo di divani è sicuramente il fatto di avere lo schienale e i braccioli della stessa altezza, oltre ad essere rivestiti di una pelle sottoposta a una specifica lavorazione molto elaborata, detta capitonné, e poi rifinita con l’applicazione di bottoni. Tutti dettagli che hanno fatto fin da subito di questo speciale divano in pelle un divano di gran classe, degno appunto di entrare nelle dimore sofisticate della nobiltà dell’epoca.

Il capostipite dei divani in pelle

Il divano Chesterfield però era destinato a ben altro futuro che al mondo ristretto delle famiglie nobili. Infatti, nell’Inghilterra edoardiana conquista le country house e i club frequentati dai ceti più abbienti. Quando nel 1830 si cominciano a usare le molle nella realizzazione delle sedute, gli imbottiti di crine di cavallo e di ovatta dei divani Chesterfield si arricchiscono di molle elicoidali sia negli schienali che nelle sedute, diventando così un elemento d’arredo ambito dagli esponenti delle famiglie della ricca borghesia. Ed è allora che Renzo Frau, frequentando i club più esclusivi della capitale britannica, scopre l’elegante poltrona in pelle e ne intuisce le incredibili potenzialità. I primi del Novecento infatti coincidono con la moda diffusa in tutta Europa di arredare le case con stile ed elementi di arredo di gran qualità. Inizialmente Renzo Frau decide di importare in Italia le poltrone originali, ma presto sceglie di apportare le prime sostanziali modifiche alle sedute per produrre così nuovi divani design nell’azienda di Torino.

Nasce il Chester, prima poltrona e poi anche divano, che fa la sua comparsa nel catalogo del 1912. Le differenze rispetto al divano Chesterfield di oltremanica sono immediatamente visibili: nelle nuove sedute disegnate da Frau compare il profondo plissé dei braccioli a voluta che chiudono elegantemente la ricca lavorazione a capitonné del manto eseguito interamente a mano oggi come allora, a sottolineare le abilità dell’artigiano nella tappezzeria. Il molleggio viene ottenuto con molle biconiche in acciaio, posizionate a mano sulla struttura portante in faggio stagionato. L’imbottitura del sedile è in crine gommato, mentre lo schienale e i braccioli sono realizzati in crine vegetale modellato a mano. Il cuscino della seduta è in piuma d’oca.

Chester line, l’evoluzione dei divani contemporanei

Si può dire che i divani Chesterfield sono stati i primi divani imbottiti e, anche se la grande maggioranza erano divani in pelle, per un certo periodo si diffusero anche in altri materiali come il velluto. Quel che è certo, è che questo modello di divani ha uno stile intramontabile, raffinato e classico, destinato a rimanere un evergreen. Ancora oggi le caratteristiche di questo divano design, che vanta una tradizione centenaria, sono i braccioli arrotondati, la seduta profonda e bassa, la lavorazione a capitonné: elementi che ne fanno un divano importante, ma che a volte poco si conciliano con le misure e le esigenze delle case contemporanee.

Ecco allora che Poltrona Frau propone la rivisitazione contemporanea Chester Line che va incontro alla necessità di poter configurare liberamente la seduta in accordo a stili di vita e dell’abitare più informali. Chester Line conserva l’eleganza e le lavorazioni iconiche – il capitonné, le impunture con i bottoni, la voluta del bracciolo – ma si alleggerisce e si moltiplica nelle combinazioni, trasformandosi in sistema di sedute declinato in cinque diversi elementi: chaise longue e poltrona, entrambe senza braccioli, pouf e due divani terminali ad angolo. Per esempio, nella versione a due posti il cuscino diventa unico, più grande e accogliente, in sintonia con l’atmosfera del living contemporaneo mentre gli elementi privi di bracciolo e schienale permettono di inserire complementi che arricchiscono di funzionalità le varie configurazioni.

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