Spiegare la morte ai bambini: 5 storie per affrontare il tema

Come si può spiegare la morte ai bambini piccoli? Storie e libri di fantasia potrebbero aiutare ad affrontare questo argomento.

Come si può spiegare la morte ai bambini piccoli? Storie e libri di fantasia potrebbero aiutare ad affrontare questo argomento così delicato, dando importanza alle emozioni e ai sentimenti.

Come spiegare la morte ai bambini: 5 storie per affrontare il tema

Affrontare l’argomento della morte con i bambini non è semplice. Ci vuole molta delicatezza, il linguaggio giusto e il giusto rispetto per le emozioni. Si tratta di un argomento grande, sconosciuto, che fa paura, ma si può proporre ai più piccoli in modo che riescano a capire che fa parte della vita. I piccoli devono comprendere il concetto di assenza, anche se può creare angoscia e confusione. Ci sono molti libri per bambini che aiutano ad affrontare questo tema così delicato.

Queste sono cinque storie che aiutano ad affrontare il tema della morte con i bambini:

  • Il sentiero – Marianne Dubuc: la metafora del viaggio viene spesso usata per raccontare il percorso della vita. L’autrice, in modo poetico, racconta la passeggiata dell’anziana signora Tasso, che ogni domenica raggiunge la cima della montagna. Il cattino Lulù una mattina decide di andare con lei e impara moltissimo. Il tempo passa e la signora Tasso ha sempre meno forze e Lulù inizia ad andare da solo e poi raccontare cosa vede, finché la montagna della signora diventa la montagna di Lulù;
  • L’anatra, la morte e il tulipano – Wolf Erlbrunch: un classico del suo genere, una conversazione tra l’anatra e la morte. Un libro diretto, dove compare la morte in persona, ma senza dare risposte troppo nette alle tante domande della protagonista;
  • L’albero dei ricordi – Brutta Teckentrup: Volpe ha avuto una vita lunga e felice ma ormai è molto stanca e alla fine si addormenta per sempre. Il libro parla del dolore della perdita, ma anche di come un’assenza possa trasformarsi in presenza attraverso i ricordi;
  • Bertold – Jacques Goldstyn: Bertold è un’imponente quercia di 500 anni, che il bimbo frequenta da quando era piccolo e considera un’amica. Quando arriva la primavera, il bambino si accorge però che il risveglio della Natura, così evidente introno a lui, non sfiora Bertold, che rimane spoglia, scheletrica, spenta, morta. Cosa può fare il bambino? Il finale è splendido;
  • Il drago triste – Steve Herman: un libro divertente e simpatico per affrontare questo delicato argomento. Un drago come animale domestico, molto triste per l’assenza di una persona cara, che piange in continuazione. Cosa si può fare? Si scoprirà nel finale.

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Scritto da Chiara Nava

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