Come lavare i capi delicati: una breve guida

Lavare i capi delicati può sembrare un compito semplice, ma in realtà - per evitare di rovinarli - è necessaria una particolare attenzione ed è opportuno seguire alcuni importanti accorgimenti. Usare una temperatura troppo alta o un ciclo di lavaggio aggressivo può compromettere la loro forma, consistenza e durata. Con questi presupposti, andiamo a vedere cosa fare per prendersi cura dei vestiti delicati in modo efficace, preservandone la bellezza nel tempo.

I tessuti dei capi delicati

Come anticipato, quando si parla di capi delicati, ci si riferisce a tessuti che richiedono una particolare attenzione per mantenere forma, colore e consistenza. Ma quali sono questi tessuti? Tra i più comuni troviamo la lana, la seta, il cashmere, il lino e il cotone sottile, il pizzo e i tessuti con applicazioni particolari come ricami, perline o paillettes. Questi materiali sono preziosi ognuno a suo modo, e possono facilmente rovinarsi se esposti a temperature elevate, detergenti aggressivi o cicli di lavaggio troppo energici.

La lana, ad esempio, tende a restringersi se esposta a temperature elevate o a centrifughe troppo aggressive. La seta, invece, è molto sensibile all’acqua calda e ai detergenti aggressivi. Il cotone sottile può deformarsi e i capi con applicazioni particolari possono rovinarsi se non vengono lavati alla temperatura giusta e con un ciclo di lavaggio adeguato.

Come riconoscere un tessuto delicato?

Riconoscere un tessuto delicato è dunque il primo passo per capire come lavare i propri capi delicati. A volte basta osservare e toccare i capi per capire di quale materiale si tratta, ma in alcune situazioni non è così intuitivo. Leggere attentamente le etichette è decisamente la soluzione migliore in ogni caso: esse riportano la composizione del tessuto e anche le principali informazioni su temperature, modalità di lavaggio e stiratura.

Le etichette propongono le loro indicazioni su come trattare il capo tramite dei simboli specifici. Un’ottima risorsa per comprendere il significato dei simboli più difficili è la guida che si trova su questa pagina https://www.dixan.it/consigli-di-lavaggio/lavare-i-vestiti/articles/simboli-lavatrice.html.

La scelta del detersivo giusto

Una volta identificato il tipo di tessuto, si potrà passare alla scelta del detersivo. In questa fase è essenziale ricordare che non tutti i detergenti sono uguali. Per i capi delicati esistono prodotti specifici, privi di enzimi aggressivi o candeggina, che potrebbero danneggiare le fibre. Sul mercato sono disponibili sia saponi liquidi che in polvere appositamente formulati per tessuti delicati, che assicurano un lavaggio efficace senza stressare il capo.

Lavaggio a mano o in lavatrice?

Molti capi delicati possono essere lavati in lavatrice, utilizzando i cicli appositi e/o seguendo le indicazioni presenti sull’etichetta. Solitamente i lavaggi contrassegnati come “delicati” o “lana” sono validi per diversi tipi di indumenti e biancheria intima. Questi cicli sono appositamente progettati per ridurre la velocità di centrifuga e limitare l’attrito tra i vestiti. Come di consueto, prima di inserire i capi in lavatrice, è utile separarli per colore e tessuto.

Per capi particolarmente preziosi o fragili, come ad esempio le camicie da donna di seta, il lavaggio a mano resta la soluzione più sicura. In questo caso, è consigliabile riempire una bacinella con acqua tiepida e detergente delicato, immergere il capo e muoverlo con delicatezza, evitando strofinamenti e torsioni eccessive. Una volta lavato, sarà importante sciacquarlo accuratamente e strizzarlo senza torcere troppo il tessuto. Questo approccio aiuterà a salvaguardare la forma originale del capo e/o a non danneggiare applicazioni particolari.

Non solo lavaggio: come asciugare e conservare i capi delicati

Dopo il lavaggio, l’asciugatura rappresenta un altro passaggio critico. Questo perché la maggior parte dei capi delicati non sopporta l’asciugatrice, il cui forte calore potrebbe deformarli o ridurne la durata nel tempo. Anche appendere i capi può essere rischioso: il peso dell’acqua può allungarli se non vengono sostenuti correttamente. Per non allargare i capi appendendoli e non restringerli con l’asciugatrice, l’ideale è stenderli su un asciugamano pulito, lontano dalla luce diretta del sole e da fonti di calore. È utile stendere in orizzontale soprattutto i capi in lana o cashmere, evitando pieghe che potrebbero indebolire le fibre.

Infine, è importante non dimenticare che prendersi cura dei capi più delicati significa anche conservarli nel modo giusto. Il consiglio è quello di evitare di piegarli in modo costrittivo. È consigliabile altresì utilizzare appendini adatti e proteggere i tessuti da polvere e luce diretta. Con le giuste accortezze, dal lavaggio allo stoccaggio nel guardaroba, si possono conservare al meglio i capi delicati, senza comprometterne la qualità, le forme e i colori.

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