Un cupo noir ambientato in una Roma cinica e decadente
Che in Italia il cinema di genere sia praticamente scomparso – e non è che l’uscita di un Tulpa qualsiasi ci faccia ricredere, anzi – è un fatto praticamente assodato.
Poco propenso a produrre o a recepire storie che non siano commedie, melo-drammi e elucubrazioni d’autore, il Paese vive da molto tempo una crisi cinematografica inarrestabile, se si parla di esportazione all’estero di pellicole che non siano firmate sempre dai soliti nomi.
È per questo motivo che si saluta con interesse l’arrivo al cinema del nuovo film di Marco Risi, Cha Cha Cha. Già autore di opere impegnate come Fortapasc e Il muro di gomma, ma anche di commedie come Vado a vivere da solo, Tre mogli e Un ragazzo e una ragazza, il regista ha voluto esplorare delle atmosfere e un certo tipo di narrazione che nel Belpaese non ha mai attecchito come avrebbe potuto.
Ecco in effetti quanto ha dichiara Risi, figlio del compianto Dino:
“Si parla spesso di film di genere e di quanto bisognerebbe tornare a farne. Ecco, questo è un film di genere. Un thriller dalle atmosfere noir. Con l’eroe, la bionda e i cattivi. Avevo voglia di un film così, penso che sia il modo migliore per raccontare una fetta di questo paese. Senza tanti moralismi. L’atmosfera è quella dei gialli anni ’40.
Corso è un investigatore, un tipo solitario, attento ai particolari in maniera maniacale. Lo si potrebbe definire un ‘romantico’. Convinto che le cose dovrebbero andare in un certo modo, ma consapevole che quasi sempre vanno nel modo opposto: quello che conviene.”
Quella che si racconta, infatti, è la storia dell’investigatore privato Corso (Luca Argentero, che per la gioia del pubblico femminile compare in versione nature in una scena) e dell’indagine scaturita dal decesso apparentemente accidentale di un ragazzo che aveva il compito di sorvegliare.
Il morto è figlio di Michelle, ex attrice ed ex amante di Corso (interpretata da Eva Herzigova), che attualmente frequenta il potente avvocato Argento, uno di quegli uomini che decidono delle sorti dell’intera città di Roma, luogo in cui è ambientata l’azione.
Le ricerche del detective si incrociano poi con le stesse, parallele, dell’Ispettore Torre (Claudio Amendola), ex collega che sembra sapere più di quanto è disposto ad ammettere…
