Carlo Vanzina contro Aurelio De Laurentis: l’assurda battaglia per il marchio “cinepanettone”

Questo il fatto (Repubblica ):

La guerra tra cinepanettoni è ufficialmente cominciata. E la prima bordata, bella violenta, arriva da Carlo Vanzina: "Aurelio De Laurentis, in questi ultimi tempi, si arroga il titolo di papà dei film di Natale – attacca – sostenendo che lui e il suo marchio restano, mentre autori e attori vanno e vengono. Ma non è così: la prima pellicola della serie – Vacanze di Natale, appunto – l'abbiamo scritta e diretta noi (su suo input). Una storia di costume, com'è nel nostro stile, non una serie di gag come è abituato a fare lui. Quando ci fu l'anteprima, ci convocò e ci disse: 'E' una cagata, non lo vedrà nessuno, sono rovinato…'. Poi fu un successo enorme. Questo solo per precisare chi è davvero il papà dei film di Natale".

E già queste parole – pronunciate alla presentazione alla stampa di Olé, commedia con cui i fratelli Vanzina, insieme a Massimo Boldi fresco di 'divorzio', sfidano il Natale a New York prodotto da De Laurentiis, diretto da Neri Parenti e interpretato da Christian De Sica – fanno capire come, cinematograficamente parlando, le feste non saranno più quelle di prima. Perché stavolta, a contendersi gli spettatori avidi di divertimento, ci sono ben tre titoli: i due appena citati, e la Commedia sexy di Alessandro D'Alatri, con Paolo Bonolis, a fare da terzo incomodo.

Bisogna essere veramente convinti del proprio operato per arrogarsi il diritto di essere i padri del marchio doc "cinepanettoni". C'è da andarne così fieri?
Io – tendenzialmente – eviterei di passare alla storia come creatore dei cinepanettoni.
Questa guerra di Natale tra registi, produttori e attori ha del ridicolo. La soluzione migliore sarebbe quella di non andare a vedere i film e decretare la morte di questo marchio doc, o forse sarebbe meglio dire dop. Colpevolmente dop.

Scritto da Style24.it Unit

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