Bear Grylls: è morto? No, è stato solo licenziato (in realtà è immortale)

La Natura, questa sconosciuta. Nonostante praticamente tutto ciò che ci circonda si possa rubricare sotto questo nome, in realtà la storia dell’uomo si può analizzare seguendo i tentativi di piegare ai propri fini il mondo in cui vive, spesso con scarsa consapevolezza delle conseguenze di questi atti.

Il grado di civiltà di una società o di una persona, in un certo senso, viene addirittura misurato attraverso la distanza che questa ha posto tra sé e la natura.

Eppure esistono dei personaggi, noi li chiameremmo selvaggi o folli, che cercano di tornare ad uno stato esistenziale molto più vicino a quello dei nostri antenati. Bear Grylls (foto:infophoto), il famoso avventuriero protagonista del programma televisivo Man vs Wild, è (o pretende di essere) uno di questi figuri.

Egli infatti è diventato celeberrimo per le sue scorribande in ogni angolo del pianeta, possibilmente disabitato e selvatico, durante le quali cerca di sopravvivere basandosi solo su ciò che offre la flora e la fauna del luogo.

Eccolo quindi ingerire larve enormi, azzannare incauti animali che gli zampettano vicino, bere le sostanze più disgustose trovate nei più impensabili (per noi poveri viziati occidentali).

Il suo programma però è stato fortemente criticato perché accusato di falsare la realtà: parrebbe che, durante le situazioni più estreme e difficoltose, l’avventuriero e la sua troupe vengano aiutati da sostegni esterni e quindi non solo quella di Grylls sarebbe una presa in giro nei confronti dello spettatore, ma diffonderebbe un messaggio pernicioso, facendo credere che è davvero possibile sopravvivere in certi ambienti cavandosela con le proprie forze.

La doccia fredda è arrivata pochi giorni fa: Discovery Channel ha dichiarato che tutte le produzioni in cui il nostro era coinvolto sono state terminate, a causa di una non meglio identificata disputa contrattuale (si dice in giro che Bear si sia rifiutato di comparire in alcune “ospitate).

La risposta dell’interessato, affidata ad un tweet, è stupenda e merita di essere proposta in originale: ”Don’t worry … I’ll be drinking my pee again soon!” (non preoccupatevi… presto berrò nuovamente la mia urina!)
Qui sotto il video di una degli attimi più disgustosi della carriera di Bear

LINK UTILI 

Natura e cultura: e di noi, cosa resta? 

Lupo Lucio morto: Dalla e Melevisione accoppiati dal delirio web 

Gianluca Grignani: intervista sul nuovo disco “Natura Umana” 

Scritto da Style24.it Unit
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