Uomini & Donne: lo show di Maria De Filippi visto da un profano. PerchŠ questa trasmissione viene considerata l’apoteosi del trash?
In queste ultime settimane ho fatto qualcosa che non mi sarei mai immaginato di fare.
Qualcosa di indecente, e di cui mi vergogno.
Qualcosa di malato. E di perverso.
Hai fatto l’abbonamento a Youporn e sei finito nella lista online degli sporcaccioni?
No, peggio. Ho visto alcune puntate di Uomini & Donne.
Per intero.
Lo so, pu• fare quest’effetto.
Ci• nondimeno, pur soffrendo quasi fisicamente in alcuni momenti, la scelta di vederlo si Š rivelata opportuna. Know your enemy, dicono gli ammerigani. Conosci il tuo nemico. Ed io li ho voluti conoscere meglio, ‘sti baldi tronisti che tanto sembrano piacere ad un certo tipo di caloroso pubblico. Il quadro che ne esce Š… beh, illuminante.
Prima di tutto, non c’Š alcuna privacy. Viene mostrato tutto.
Sempre. Ogni lacrima, ogni abbraccio, ogni sorriso. Pura pornografia emotiva. Ci• aumenta considerevolmente la partecipazione dello spettatore, Š evidente. Le telecamere entrano nei camerini mentre la corteggiatrice di turno piange dopo aver litigato in studio (e poi si sfoga con la tizia della redazione che opportunamente si palesa per confortarla), oppure nelle camere d’albergo all’una del mattino per riprendere le effusioni di Tizia e Caio (e per mostrare, magari, che venti minuti dopo il sordido Caio ha fatto entrare in camera un’altra ragazza).
E’ un programma ammaliante – nel senso di malia, di sortilegio, di maleficio. Ha lo stesso fascino di un incidente stradale: sai che quel che vedrai potrebbe essere tremendo, ma non riesci comunque a distogliere lo sguardo. Oppone ad una vacuit… di contenuti devastante gli stessi meccanismi della soap opera sudamericana: cerca di colpire al cuore lo spettatore, toccando le corde pi— primitive dell’animo umano. C’Š anche una bizzarra componente da harem ottomano, con gli intrighi, le rivalit… da cortigiane e le favorite del tronista-sultano.
E’ un perenne gioco di invidie, di gelosie, di pettegolezzi, di discussioni infinite su questioni risibili… e c’Š tutta una letteratura, dietro. Un’intera antologia di malizie, allusioni e provocazioni, con molteplici riferimenti a storie passate, a vecchi personaggi, ad episodi accaduti settimane, mesi, perfino anni prima. Perfino la grammatica Š diversa, deformata: “Come la vivi?” “Voglio viverti”, “Cos’hai detto in puntata?”, “Chi hai portato in esterna?” e l’evergreen “Io sono vero (tu sei falso)”.
C’Š una furbizia di fondo, melliflua e ridondante, che traspare in modo piuttosto palese: posti di fronte ad una qualsiasi scelta, tendono tutti a temporeggiare. La frase “ho bisogno di tempo” Š una pietra angolare di Uomini & Donne. L’ambiguit… di quest’atteggiamento si spiega con la necessit… di prolungare il pi— possibile l’esperienza televisiva: pi— l’attesa Š lunga, pi— i protagonisti hanno spazio in tv e pi— ottengono riscontri (anche economici). Il flirt, la marpionata, l’ammiccamentocome professione.
Quel che trovo particolarmente sgradevole (pi— della media, gi… di per s‚ terrorizzante) Š la percentuale di umiliazioni, grandi e piccole, che queste persone sono disposte a sopportare pur di apparire. Rimangono l, come al mercato della carne, aspettando che Tizio o Caio tenda loro la mano, rivolga loro la parola, inviti qualcuna per un giro di ballo. Come se fosse normale. Smaniano per una esterna, cioŠ per un incontro a due fuori dagli studi (sempre ripreso dalla tv)… e poi passano la met… di quel breve lasso di tempo a diffamare le rivali. Senza parlare delle baruffe, delle bugie, delle bassezze varie ed eventuali. Il rischio, guardandoli a ripetizione, Š che si finisca col pensare che in amore ci si possa realmente comportare cos.
In tutto ci• Madama Maria si muove con maestria, sollecita e sorniona allo stesso tempo, tirando sagacemente le fila, consapevole d’aver creato una struttura in grado di perpetuarsi praticamente all’infinito a bassissimo costo. Una vera miniera d’oro sia per lei, sia per le agenzie che si appoggiano al suo marchio.
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