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Il siparietto tra Tony Effe e Valerio Scanu
Recentemente, il trapper Tony Effe ha attirato l’attenzione dei media per la sua risposta alle critiche mosse da Valerio Scanu, ex vincitore di Sanremo. Durante un’intervista con Valerio Staffelli di Striscia la Notizia, Tony ha dimostrato di non prendersi troppo sul serio, rispondendo con una buona dose di autoironia. “Sono stonato e non so cantare? Scanu non ha tutti i torti…”, ha affermato, mostrando di essere consapevole delle sue limitazioni vocali.
Un confronto tra artisti
Il dialogo tra i due artisti ha messo in luce non solo le differenze nei loro stili musicali, ma anche le loro personalità. Tony ha scherzato sul fatto di non sapere chi fosse Scanu all’inizio della conversazione, ma ha poi riconosciuto il suo talento, pur sottolineando che lui stesso ha scelto di intraprendere un percorso diverso nella musica. “Io faccio altro, mi sono messo in gioco e poi la gente parla”, ha dichiarato, evidenziando la sua determinazione a continuare a lavorare nella musica, nonostante le critiche.
Le polemiche di Sanremo
Durante l’intervista, Tony ha anche toccato il tema delle polemiche legate al Festival di Sanremo, dove ha dovuto rimuovere una collana per evitare riferimenti a brand. “Ci sono rimasto un po’ male perché l’hanno levata solo a me e non ad altri”, ha detto, esprimendo il suo disappunto per le disparità di trattamento. Tuttavia, ha anche riconosciuto che, nonostante le difficoltà, l’esperienza al festival è stata divertente e stimolante.
Il futuro di Tony Effe nella musica
Nonostante le critiche e le polemiche, Tony Effe sembra determinato a continuare il suo percorso musicale. Ha affermato di non frequentare più scuole di canto, ma di voler tornare a concentrarsi su ciò che sa fare meglio: la musica. “A Sanremo penso io, però nella vita certamente lui, nella vita assolutamente sì”, ha detto, riferendosi a Scanu, ma sottolineando il suo impegno quotidiano nel lavoro. Con un atteggiamento positivo e una buona dose di sarcasmo, Tony dimostra che nel mondo della musica, la resilienza e l’autoironia possono essere le migliori risposte alle critiche.