Sarkozy, Carla Bruni, gli iraniani e le frittelle

Parbleu, qu'est-ce que cette histoire?

Sì, insomma, questa storia qui, cos'è?

Toccatemi tutto, ma non la Carlà. Per farla contenta già mi devo mangiare quelle stramaledettissime frittelle di szucchinè della madre… mannaggia a me per quella volta che, per pura cortesia, le ho detto che eran buone. Sì, perchè non me le prepara più solo la vicina in vacànsa, mo' pure la mamàn de Carlà! La vieille harpie, da quando ha saputo di quel dannato servizio à la tèlè, me le fa ogni volta che mi vede, mon dieu! E a me le szucchinè fanno pure schifò! C'est inacceptable! Moi je suis Monsieur Le Prèsident e je dois manger les SZUCCHINE'?!?

…Oh, excusez-moi. Cosa stavo dicendo?

Ah, mais oui, Carlà. Minacciarla è una mossa decisamente poco diplomatique, mes amis.
Potrei prendere seri provvedimenti, bien sur. Come… come… ah, oui, come mandarvi lì quel conard di Domenech. E costringerlo ad allenare la nazionale iraniana di calcio per i prossimi dieci anni. E' una mossa estrema, non costringetemi!
Oppure disturbare le frequenze delle vostre televisioni e mandare in onda sulle reti iraniane solo le repliche di Chante! e di Saint Tropez. E sapete che potrei farlo!
Potrei addirittura compiere gesti inconsulti, come spedirvi via TGV Gérard Depardieu. Ma non il Depardieu normale: il Depardieu affamato (ovvero il suo ètat naturel per 23 ore al giorno). Lui tiene cuore italiano, ma anche una gargantuesca ed insaziabile panza franzosa… quindi occhio, che quello è capace di manger tutto, anche le frittelle di szucchinè.

Ah, les szucchinè! Quelle horreur les szucchinè!

Scritto da Style24.it Unit

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