Ortosonnia: che cos’è e come fare per gestirla al meglio

Che cos'è l'ortosonnia? Come fare per gestirla al meglio?

Che cos’è l’ortosonnia? Come si fa per gestirla al meglio? Scopriamolo insieme all’interno di questo articolo.

Ortosonnia: che cos’è?

Ultimamente di sente parlare di ortosonnia, ma che cosa si intende esattamente? Come dice la parola stessa stiamo parlando del sonno e, con questo termine, si indica la ricerca malsana di un sonno perfetto grazie all’uso di alcuni dispositivi di monitoraggio che, però, alla fine fanno più male che bene. In poche parola una persona con ortosomnia è una persona che è talmente ossessionata dal sonno perfetto dal finire col dormire invece male, anzi malissimo. Negli ultimi anni sono stati inventati tanti dispositivi che monitorano il sonno e sono tante le persone che si sono convinte a utilizzarli. Un pò come tutte le cose, anche il controllo maniacale del sonno può diventare una ossessione e si sa, le ossessioni non fanno bene, in nessun caso. Quando qualcosa diventa una ossessione significa che ci sta facendo del male e quindi la scelta da fare sarebbe quella di allontanarsi o, in questo caso, di smetterla di utilizzare strumenti per monitorare il sonno. Riuscirci non è facile, andiamo adesso a vedere come fare per gestire al meglio l’ortosonnia, ma prima soffermiamoci sulle conseguenze negative sul nostro sonno.

Ortosonnia: le conseguenze sul sonno

Come abbiamo appena visto, con ortosonnia si intente la ricerca malsana di avere un sonno perfetto grazie all’utilizzo di dispositivo di monitoraggio. Pensate che oggi circa una persona su tre utilizza proprio dei dispositivi di monitoraggio del sonno ma, in molti casi, ciò fa più male che bene. Se avere un sonno perfetto diventa una ossessione si finisce col dormire male e sappiamo bene che il dormire male non fa che peggiorare anche la qualità della nostra vita. Ma vediamo insieme cosa succede a chi soffre di ortosomnia:

  • Dorme male: finisce col dormire male o non dormire per niente, perché più si cerca di controllare il sonno più si finisce con il non addormentarsi.
  • Ansia e stress: salgono i livelli di ansia e di stress.
  • Apnea notturna: col tempo si rischia di provocare disturbi come l’apnea notturna.

Ortosonnia: come gestirla al meglio

Come detto sono davvero tante le persone che utilizzano dispositivi per monitorare il proprio sonno. Controllare il sonno va bene se questa cosa non diventa una ossessione ma viene fatta con prudenza. Quindi, se siete tra coloro che vogliono provare a utilizzare delle app per controllare il sonno è bene che ci riflettiate bene sopra, perché un pò come in tutte le cose dipende molto da come le si affrontano e da come le si gestiscono. Come i social, possono essere una grande cosa che ci permette di socializzare e di restare in contatto ma, se diventa una ossessione si rischia l’ansia sociale. Se invece state già usando delle app e vi rendete conto di soffrite di ortosonnia il consiglio è di provare a prendere una pausa e, se non ci riuscite, di parlarne con uno specialista.

Scritto da Sara Guglielmetti

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