“Non mi sono innamorato per caratteristiche fisiche, non ho una tipologia di donna ideale. Ho avuto relazioni con persone molto diverse tra loro. Mi lascio affascinare dalle situazioni, dai momenti che si creano”
Ospite della Videochat Mediaset, Marco Bocci, l’amatissimo commissario Calcaterra fidanzato con Emma Marrone, ha risposto alle domande dei fan parlando del lavoro, del rapporto con il successo, delle sue passioni e del primo amore.
Nessun cenno alla cantante salentina, in linea con la scelta della coppia di mantenere il maggior riserbo possibile sulla storia…
e qualcuno continua a credere che il fidanzamento dell’estate sia una messa in scena.
Alla classica domanda sull’ordine in cui vengono per lui amore, soldi e successo, Marco Bocci ha risposto:
“I soldi so che sono importanti ma non vivo per quello, perciò li escluderei. Amore e successo li metterei sullo stesso piano. Per successo, però, intendo realizzazione di sé e di ciò in cui credi e che quindi ti dà la possibilità di vivere con più spensieratezza anche l’amore“.
Amore per il quale, anche il bell’attore, in passato, ha sofferto (difficile crederlo):
“Non ricordo il primo bacio, ma ce n’è uno che è rimasto indelebile. Facevo il secondo superiore, c’era una ragazza che mi piaceva tantissimo ma non mi si filava di pezza. Poi una mattina c’era una festa in discoteca, organizzata proprio dalla scuola. Mi chiamò e cominciammo a parlare. Siamo usciti dalla discoteca e ci siamo avviati verso la piazza dove partivano gli autobus – andavo a scuola a Todi – e ci siamo dati questo bacio.
Per me era una cosa meravigliosa perché lei non mi aveva mai filato. Me lo ricordo perché lei aveva un burrocacao all’uva. Quindi sentivo il sapore dell’uva e non so per quanto tempo ho ricercato quel burrocacao all’uva. L’ho cercato anche al supermercato. Perché poi la storia è finita male, ci siamo lasciati e io continuavo a cercarlo…poi me lo sono scordato“.
A chi gli ha chiesto quali caratteristiche debba avere una donna per fargli perdere la testa, l’attore ha risposto:
“È una domanda difficile, perché non è mai successo per qualcosa di specifico.
Non mi sono innamorato per caratteristiche fisiche, non ho una tipologia di donna ideale. Ho avuto relazioni con persone molto diverse tra loro. Mi lascio affascinare dalle situazioni, dai momenti che si creano, da come li vivo e cosa immagino a seguito di quei momenti. È una sorta di elaborazione mentale che partorisco nella mia testa e poi cerco il modo di confermarla. Conosco una persona e mi faccio i castelli, mi faccio i film. Perché è importante fantasticare. Se non fantastichi in amore, se non sogni lì, dove sogni”.
Un altro utente, invece, si è stupito nel vederlo cantare quando è stato ospite di Alfonso Signorini e ha voluto sapere se l’attore ha una band:
“Avevo una band. Da ragazzino suonavo e cantavo con amici, poi continuavano a cacciarci dai locali perché facevamo un genere sbagliato per i pub che frequentavamo. Andavamo dai Nirvana ai Sex Pistols, ma cantavamo dove era richiesto piano bar, quindi ci buttavano fuori per forza. Eravamo troppo rock nel posto sbagliato. Ogni tanto succede che con degli amici ci incontriamo, irrompiamo in qualche locale in cui c’è un concerto in corso e quando finisce quello vero, noi andiamo, prendiamo gli strumenti e suoniamo“.
A proposito dei pro e dei contro del successo, del ridursi dello spazio privato, Bocci detto:
“Mi ha dato la conferma che il percorso che stavo facendo era quello giusto. A volte mi chiedono se mi dà fastidio che la gente mi fermi per strada. Se non accadesse significherebbe che il personaggio che fai non è seguito, non è apprezzato. Lo vivo quindi con estremo piacere, è un po’ il risultato positivo di quello che stai facendo – ma – nella mia vita, in qualsiasi piccola cosa che faccio, mi piace rimanere solitario. Avere gli occhi delle persone addosso mi mette molto in difficoltà“.



