Lina Wertmüller è morta: la regista aveva 93 anni

Lina Wertmüller è morta: è stata la prima regista italiana a ricevere un Oscar alla carriera.

Lutto nel mondo del cinema: Lina Wertmüller è morta. A rendere pubblica la triste notizia è stato un amico di famiglia. La regista, una delle firme nostrane più importanti al mondo, aveva 93 anni. 

Lina Wertmüller è morta

Lina Wertmüller è morta all’età di 93 anni. La regista è scomparsa il 9 dicembre del 2021 e la triste notizia è stata resa pubblica da un amico di famiglia. Nell’ottobre 2020, aveva ricevuto il premio Oscar alla carriera e, a distanza di poco più di un anno, il mondo del cinema si trova a piangere la sua morte. Con il suo taglio di capelli cortissimo, gli occhiali e la sigaretta sempre in mano, Lina è diventata una vera e propria icona mondiale. 

Lina Wertmüller è morta: la camera ardente

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha fatto sapere via social che la camera ardente verrà allestita presso il Campidoglio. Il primo cittadino della Capitale ha scritto: 

“Con Lina Wertmüller se ne va una leggenda del cinema italiano, una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia. Roma le darà l’ultimo saluto allestendo la camera ardente in Campidoglio”. 

Lina ha firmato alcune delle pellicole più celebri del cinema nostrano: da Mimì metallurgico ferito nell’onore a Film d’amore e d’anarchia, passando per Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto.

Lina Wertmüller è morta: una lunga carriera

Classe 1928, Lina nasce il 14 agosto da Federico Wertmüller e di Maria Santamaria-Maurizio. A soli 17 anni si iscrive all’accademia teatrale di Pietro Sharoff e inizia a muovere i primi passi nel mondo della recitazione. Dal teatro passa alla televisione, diventando autrice di Canzonissima e della serie Il Giornalino di Gianburrasca con protagonista Rita Pavone. Nel 1953 si avvicina al cinema, collaborando con Federico Fellini, mentre nel 1963 arriva il debutto come regista. 

Scritto da Fabrizia Volponi

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