Harry Potter deve morire: sono aperte le scommesse

Sarà che ho sempre avuto una passione per i cattivi, sia nei film che nei libri, sarà che dopo tutto questo parlare di Harry Potter ormai ne ho i cosiddetti pieni, sarà che con quell'aria da saccente il maghetto inventato da J.K. Rowling sta diventando libro dopo libro, film dopo film, sempre più antipatico, sarà che l'attore che intepreta Harry Potter (Daniel Radcliffe) ha un viso che da subito attira la simpatia delle freccette, per tutte queste ragioni ho deciso di scommettere sulla morte di Potter: anche perchè non c'è modo migliore che concludere una fortunata saga (siamo ormai giunti al settimo, e ultimo, libro: Harry Potter and the Deathly Hallows) con un colpo di scena che sia degno di essere chiamato tale. Per una volta proviamo a sorprendere, non ad accontentare.

Sono quindi andato qui, dove compare il sondaggio sulla morte di Harry Potter, e ho votato per la morte del maghetto. No, in realtà non è vero, perchè alla fine, preso da enorme sconforto per quel visino tanto simpatico che compare nel post e che sembrava chiedermi pietà, ho virato con il mouse su Voldemort. Ebbene sì, ho votato per la morte del malvagio. Solo che adesso ho un dubbio, non so se redimermi andanno a scommettere soldi veri da un bookmaker. Pare infatti che i boomakers inglesi abbiano aperto le scommesse su chi morirà tra Harry Potter e Voldermort. La geniale idea è venuta a William Hill, bookmaker inglese famoso già per aver lanciato, ai tempi del telefilm Dallas, la scommessa su chi avrebbe ucciso il petroliere J.R. Ewing.

Fino alla prossima estate, quando uscirà Harry Potter and the Deathly Hallows, non potremo però sapere nulla. Perchè scrivo questo? Principalmente per sapere cosa ne pensate voi di questo fenomeno letterario-cinematografico-televisivo che da anni imperversa annebbiando la mente di grandi e piccini, dall'altra per avvertirvi che all'orizzonte, nella prima parte del prossimo anno, si prospettano tante belle repliche televisive dei passati film con il maghetto. 

E poi c'è un'altra ragione. Non volevo sentirmi obbligato a commentare l'intervista fatta dal bravo Don Paolo Padrini di Passi nel Deserto ad un altro simpatico maghetto: Maurizio Costanzo. Mi sono tolto dall'impiccio; avrei dovuto scrivere che dopo un post di false illusioni ci si accorge che tutto è rimasto come prima.
Già, è proprio questa la ragione del post harrypotteriano.

Scritto da Style24.it Unit

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