A gonfie vele il rapporto della coppia
Lui è un famoso attor giovane di commedie cinematografiche italiane, che faticosamente (e per ora con scarso successo, aggiungerei) sta cercando di sganciarsi da un immaginario adolescenziale; lei è stata una famosissima Vj di Mtv ma è poi divenuta presentatrice televisiva e anche attrice, ottenendo risultati soddisfacenti .
Quello tra Nicolas Vaporidis e Giorgia Surina è stato un matrimonio tra vip belli e acclamati, quindi, ma sopratutto un evento luttuoso per i tantissimi – ne conosco personalmente più d’uno – che avevano elevato la bellissima ragazza a proprio sogno proibito.
E, a quanto sembra dalle parole di quest’ultima rilasciate durante un’intervista concessa a Vanity Fair, la speranza è davvero esigua: il rapporto tra i neo-sposini è descritto efficacemente allo soddisfazione di aver “preso un dieci e lode.”
Si respira soddisfazione e grande felicità per un legame che è nato su un set non tra i più brillanti o memorabili, ovvero quello dell’episodio Souvenir della terribile miniserie Sei passi nel giallo di Canale 5.
E per di più alla Surina, che ancora si leccava le ferite per una storia finita male, quel giovincello (6 anni e mezzo di differenza) non andava proprio a genio: “C’era anche lui nel cast, si girava a Malta. All’inizio non mi era simpatico, forse anche perché, dopo essermi scottata, l’amore che sarebbe venuto me l’ero costruito a tavolino. I paletti erano: ‘Mai con un attore, mai con un romano, mai con uno più piccolo di me, mai con un Capricorno’.
E Nicolas li buttava giù tutti“.
Poi invece è andata come è andata – lo sappiamo bene: con un’improvvisa passione interrotta solo da una crisi al termine della quale lei è scappata in Argentina, lui l’ha seguita e riconquistata e infine le ha chiesto di sposarlo.
E ora, come si dice in questi casi, manca solo un bambino. Non sono in realtà i tempi a non essere maturi, ma è Giorgia che saggiamente preferisce non pensare a tempistiche o obblighi:
“Penso a una possibile maternità però rifuggo, oltre che il fatto di dirlo ai giornali, anche le scadenze, le facili pressioni psicologiche per cui hai un’età, una fede all’anulare e quindi non manca che quello.
Non lo cerco, lascio che accada e, se deve arrivare arriverà. Se invece no, quando sarà il momento, si troveranno delle soluzioni. Sono già felice così, intanto.”
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