Gianni Morandi Live in Arena: duetti e cantanti seconda serata

Dopo Fiorello, Carrà e Morricone, spazio a Cher, Rita Pavone, Checco Zalone, Amii Stewart, Bianca Atzei, Nina Zilli e Noemi

L’esperimento Live di Gianni Morandi dall’Arena di Verona trasmesso lunedì 7 e martedì 8 ottobre in prima serata su Canale 5 ha raccolto il plauso degli spettatori, traducibile in share e il benestare della dirigenza Mediaset: “Gianni Morandi ha scritto col suo spettacolo una delle più belle pagine di televisione degli ultimi tempi. Ascolti eccezionali, con punte di 7 milioni e mezzo di spettatori e una qualità altissima hanno acceso due bellissime serate di Canale 5.

La tv generalista ha bisogno di queste magie e Canale 5 continuerà ad offrirle al suo pubblico sempre più numeroso“- ha dichiarato Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5.

Gianni Morandi live in Arena ha avuto un picco d’ascolto di 7.188.000 telespettatori con una share del 33.7% e una media di 5.834.000, share del 23.9%. Su Twitter lo show  ha occupato le prime 4 posizioni dei Trend Topic per tutta la durata dello spettacolo.

Dopo aver accolto Fiorello, la Carrà, aver lasciato il palco a Riccardo Cocciante per una struggente ‘Margherita’ e aver osservato un minuto di silenzio per i naufraghi di Lampedusa con Ennio Morricone nella prima serata, il mega-concerto dell’ “eterno ragazzo’ di Monghidoro ha visto ospiti dello show Checco Zalone, l’amica di una vita Rita Pavone, Amii Stewart, Bianca Atzei, Nina Zilli e Noemi, e la star internazionale Premio Oscar Cher.

Si chiude così la seconda serata di Gianni Morandi Live in Arena, illuminata da Rita Pavone e dal duetto con Amii Stewart.

Per il resto si poteva fare tranquillamente a meno del promo a Checco Zalone e dell’ospitata del cartonato di Cher, che dopo aver duettato con Morandi su ‘Bang Bang’ ha regalato all’Arena di Verona una performance in playback di cui non avremmo sentito la mancanza. Permettete, ma ho di gran lunga preferito l’inossidabile Raffaella Carrà (classe 1942) e l’inarrestabile Rita Pavone (classe ’45)” – scrive la collega  di Tv Blog Giorgia Iovane, della quale condivido il pensiero.

Una buona sintesi quella di Aldo Grasso sul Corriere della Sera: “Professionalità (non c’è dubbio), più nostalgia (un bel tuffo nei Sessanta), più Fiorello, più Carrà, più Arena di Verona e lo show è fatto. Facile a dirsi ma nemmeno difficile a farsi. Il programma è prima di tutto il tentativo di ripetere il successo e il format di Adriano Celentano, possibilmente con più canzoni e meno prediche. L’operazione può dirsi riuscita“.

Scritto da Style24.it Unit
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