Formigli e Annozero sentenza shock: 7 milioni di danni a Fiat

Sentenza shock a Torino: Corrado Formigli di Annozero condannato a pagare 7 milioni di euro alla Fiat per un servizio di 50 secondi sulla Mito dell’Alfa Romeo

Me lo ricordo abbastanza bene il servizio, firmato da Corrado Formigli, che metteva a confronto la Mito dell’Alfa Romeo con le dirette concorrenti, e concludeva – dati dei test Quattroruote alla mano – che il modello della Fiat era meno veloce degli altri.

Un dato oggettivo, neppure un’opinione personale, eppure è bastato questo per convincere un tribunale di Torino (presieduto da Maura Sabbione) a emettere una sentenza incredibile, che condanna la Rai e l’ex giornalista di Annozero a pagare 7 milioni di danni morali e patrimoniali.

La vicenda, inquietante per tutti coloro i quali hanno a cuore la libertà di stampa, consente di fare almeno un paio di riflessioni. La prima è che non basta aver quasi archiviato Berlusconi per vivere in un Paese normale, dove la libertà di giudizio e di critica è tutelata come un bene democratico intangibile.

I poteri forti, in particolare quelli economici, sono sempre pronti ad aggredire pezzi di libertà, sono allergici alle critiche e usano tutti i mezzi (leciti, nel caso di Fiat, altre volte magari anche illeciti) a disposizione per mettere a tacere il dissenso.

La seconda riflessione riguarda il ruolo dei giudici, che colpevolmente una parte politica – in questi ultimi anni – a quasi eletto a eroi della democrazia. Ma non è così, e nella storia della Repubblica i casi in cui la magistratura si è rivelata una forza conservatrice, di difesa dello status quo e di restringimento più che di allargamento dei diritti, sono veramente innumerevoli e sarebbe sempre bene tenerlo a mente.

Infine, viene ancora una volta da pensare alla debolezza del potere politico rispetto a quello economico. Abbiamo una classe dirigente che è costantemente dileggiata dai media, un ex premier su cui è stato scritto di tutto e di più (il quale però, a onor del vero, non ha rinunciato a qualche querela) e più o meno nulla succede o è successo. Ma vai a toccare le merci, vai a toccare un’automobile piuttosto che un formaggino o una mutanda, e stai sicuro che non la passi liscia.

Colpirne uno per educarne cento. D’ora in poi tutti noi ci penseremo due volte prima di criticare Fiat e proveremo un po’ di paura nel farlo. Anche io, nello scrivere queste poche righe, mi sono messo qualche problema. Ecco, in un paese davvero libero e democratico questo non dovrebbe mai succedere, non si dovrebbe mai avere paura di esprimere il proprio giudizio.

(In alto: la vecchia squadra di Annozero con Formigli sulla destra; fonte: infophoto).

Scritto da Style24.it Unit
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