Chi era Ashli Babbitt, la veterana pro Trump uccisa al Congresso

Una delle prime vittime identificate durante gli scontri del 6 gennaio è Ashli Babbitt, veterana pro Trump e sostenitrice delle teorie del QAnon.

Ieri i sostenitori pro Trump hanno assaltato il Congresso per protestare contro il risultato delle elezioni facendo sospendere, per il momento, la certificazione della vittoria di Biden. Durante gli scontri una donna è morta per mano della polizia. Quella donna era Ashli Babbitt, veterana e fervente sostenitrice trumpiana.

Chi era Ashli Babbitt

Durante gli scontri al Congresso del 6 gennaio hanno perso la vita 4 persone, 6 sono le ricoverate e più di 50 gli arrestati. La prima vittima identificata è stata Ashli Babbitt, 35 anni. Era residente a San Diego, seguace delle teorie complottiste del QAnon e grande sostenitrice delle idee di Trump. Si era introdotta al Campidoglio per protestare contro le presunte irregolarità delle ultime elezioni presidenziali e quindi per impedire l’ufficiale elezione di Biden. Babbitt era una veterana, alle spalle 14 anni di servizio alla US Airforce, le forze aree americane, e dopo aveva aperto un negozio, Fowlers Pool Service and Supply, insieme al marito. Da San Diego aveva deciso di recarsi a Washington per sostenere gli scontri pro Trump e dopo l’uccisione è stato lo stesso marito a identificare il corpo. Le idee di Ashli Babbitt trasparivano già chiaramente dai suoi tweet, tutti a favore del Partito Repubblicano.

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Sul suo profilo aveva scritto “Amo il mio uomo, il mio cane e il mio Paese” e proprio come un’amante degli Stati Uniti la descrive l’ex marito Timothy McEntee, con cui aveva servito nell’Air Force ed era stata sposata dal 2005 fino a maggio 2019: “Era una donna meravigliosa, con un grande cuore e una mente forte – ha dichiarato al San Diego Union-Tribune – amava l’America con tutto il cuore”. Babbitt è stata uccisa dalla polizia con un colpo di pistola al petto intorno alle 15 di ieri. Prima di morire si trovava davanti alla Camera in mezzo agli altri occupanti che stavano cercando di introdursi all’interno rompendo i vetri di un ingresso. Nel video che circola in rete si sente uno sparo e si vede una donna a terra avvolta nella bandiera trumpiana con lo slogan “Make America Great Again”. A colpire Ashli Babbitt, ancora cosciente nelle immagini in rete, è probabilmente uno degli agenti di sicurezza che difendeva il Congresso. La donna morirà poco dopo in ospedale. Il capo della polizia di Washington Robert Contee ha confermato l’identità della donna affermando che è in corso un’indagine per accertare cosa sia avvenuto nei corridoi di Capitol Hill.

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Scritto da Evelyn Novello

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