Chi era Totò: tutto sul re della comicità all’italiana

Chi era il comico napoletano Totò: dal pallino della nobiltà ai grandissimi successi in ambito cinematografico.

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Insieme a Eduardo e Peppino De Filippo, Totò è stato uno degli interpreti della migliore comicità all’italiana del dopoguerra.

Totò

Antonio De Curtis, conosciuto da tutti come Totò, è nato nel rione Sanità di Napoli il 15 aprile 1898 da una relazione illegittima tra la diciassettenne madre Anna Clemente e il nobile decatuto Giuseppe De Curtis. Il piccolo cresce nella miseria dei vicoli del rione, odia la scuola e dimostra già il suo carattere ironico e comico. Abbandonata la scuola è costretto a trovarsi vari lavoretti, ma Totò ama già assistere ai teatrini napoletani che riveleranno presto la sua vera vocazione. Durante la Prima Guerra Mondiale si arruola, ma presto capisce che la carriera militare non fa per lui e vive i suoi anni da soldato con molta difficoltà. Qui però capisce ancora di più la sua indole comica e la sua capacità di usare le parole per deridere coloro che abusano del loro potere.

Negli anni ’20 il marchese Giuseppe De Curtis riconosce il figlio e sposa la madre Anna Clementi. In seguitò Totò, che aveva il pallino della nobiltà, ottenne di farsi adottare dal nobile decaduto Francesco Maria Gagliardi in cambio di un vitalizio. Totò quindi assume i titoli di Antonio Griffo Focas Flavio Dicas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, altezza imperiale, conte palatino, cavaliere del sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cicilia, di Tessaglia, di Ponte di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo. Pochi anni dopo la famiglia si trasferisce a Roma, dove Totò inizia a recitare nei teatri. Da qui inizia la scalata al successo e la notorietà del comico napoletano, che reciterà con i più grandi attori dell’epoca come Anna Magnani e Eduardo De Filippo. Alcuni dei suoi film più noti sono: Napoli milionaria; Totò cerca casa; Totò cerca moglie; Una di quelle; Totò sceicco; La banda degli onesti; I due marescialli e tanti altri.

Antonio De Curtis ha scritto anche un famoso libro di poesie intitolato ‘A livella, che prende nome dalla poesia omonima. Ha inoltre scritto varie canzoni, tra i quali il famosissimo brano Malafemmena.

Vita privata

Totò ha avuto una carriera da comico brillante, ma dal punto di vista della vita sentimentale ha vissuto periodi tormentati. Ad esempio la sua relazione il suo primo amore, la cantante Liliana Castagnola, è finita con il suicidio di lei a causa della gelosia per l’attore.

In seguito Totò avrà una relazione con Diana Bandini Rogliani, che non ha neanche sedici anni. Il comico vuole sposarla ma la famiglia di lei è contraria: alla fine De Curtis riesce a unirsi in matrimonio con la sua amata nel 1932 e da lei avrà la sua figlia primogenita, Liliana (in onore del suo primo amore morto suicida). Dalla moglie divorzierà nel 1939.

L’ultimo amore di Totò, che starà al suo fianco fino all’ultimo momento, è stata Franca Faldini, giovanissima attrice che ha circa l’età della figlia Liliana. Anche lei diede alla luce un figlio, Massenzio, che però morì poco dopo la nascita.

Scritto da Megghi Pucciarelli

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