Smalti non tossici e naturali: il nuovo must per la manicure

Smalti non tossici e 100% naturali? Ora è possibile, grazie a formule non aggressive, cruelty free e vegane. Vediamo come riconoscerli.

Se già da diverso tempo nel mondo beauty (e non solo) si sta procedendo verso la strada della sostenibilità ambientale e di cosmetici vegan e cruelty free, ora anche il settore della nail art ha accettato la sfida. Vediamo qui di seguito come riconoscere smalti non tossici e naturali.

Smalti non tossici e naturali: come riconoscerli?

Se il futuro del pianeta è davvero green, allora tutto il mondo deve adeguarsi. Questo è il pensiero di fondo della nail art e quindi del mondo smalti in generale, i quali stanno compiendo sempre più passi verso un sistema più verde e pro ambiente

La soluzione nella pratica? Smalti non tossici e naturali, biologici, con formulazioni cruelty free, vegane e clean. Ma tutto ciò senza rinunciare alle tendenze del momento, ai colori e a texture facili e pratiche per la stesura.

Smalti non tossici e naturali: gli ingredienti vietati

Ma come riconoscere smalti di questo tipo? Per prima cosa, bisogna vedere se sono presenti o assenti determinati ingredienti, considerati dannosi per la salute delle unghie. In particolare, la presenza di sostanze chimiche derivate dal petrolio, dal piombo e dalla formaldeide sono considerate tra le più nocive per gli esseri umani e per l’ecosistema. 

Da queste premesse, per poter capire se sono presenti questi ingredienti, bisogna leggere l’INCI dello smalto. E in ultima analisi, perciò, assicurarsi che non siano compresi le seguenti sostanze:

  • formaldeide
  • resina di formaldeide
  • canfora
  • toluene
  • DBP.

smalti non tossici e naturali

Smalti non tossici e naturali: i consigli

Oltre a dover leggere l’INCI dei prodotti, per capire se gli smalti sono prodotti non tossici e del tutto (o quasi) naturali, bisogna cercare la scritta “FREE“. Si tratta di un metodo molto semplice e intuitivo, che permette di identificare immediatamente quali formulazioni contengono gli ingredienti cosiddetti nocivi e quali no.

C’è da dire però che purtroppo non vi è ancora in vigore una norma che stabilisca in maniera univoca e universale la presenza o l’assenza di tali sostanze nei prodotti cosmetici. Quindi, spetta alle diverse aziende l’arduo compito di decidere se includerle oppure no. 

Troviamo in questo modo smalti che presentano la scritta “3 FREE“, dove non sono presenti il toluene, la formaldeide e il DBP. Oppure “4 FREE“, dove è anche assente la canfora e infine, “5 FREE”, dove mancano tutte e cinque le sostanze nocive sopra elencate. 

Addirittura, ci sono smalti che possiedono la scritta “10 FREE”, dove sono quindi assente anche parabeni e altre sostanze ad alto rischio tossico. 

Come realizzare smalti non tossici e naturali

Ovviamente se vengono a mancare determinate componenti, gli smalti devono essere formulati con altre sostanze ed ingredienti. Nella maggioranza dei casi, troviamo l’acqua come elemento principale che sostituisce le precedenti. E la sua presenza non è un solo vantaggio in termini di sostenibilità ambientale ma anche per la salute delle unghie, che vengono idratate e nutrite in maniera naturale. 

L’unico lato negativo degli smalti ad acqua è la loro conservazione più a breve termine, rispetto agli smalti tradizionali e più “chimici”.

smalti non tossici e naturali

Poi, altri tipi di smalti naturali sono quelli con formulazioni completamente vegane. In questi casi, le sostanze nocive vengono sostituite con sostanze cruelty free come la guanina, il carminio, la cheratina e la gommalacca. 

Infine, per quanto riguarda gli smalti biologici, l’unica considerazione certa che possiamo fare è che i colori vengono realizzati con polveri minerali

Scritto da Marta Vitulano

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