Simona Fede e il suo legame con il padre Emilio: tra riconciliazione e assenze

Simona Fede, figlia dell'ex giornalista Emilio Fede, rivela il perché della sua assenza ai funerali del padre, svelando tensioni e desideri di riconciliazione.

Il 4 settembre 2025, Milano ha accolto l’ultimo saluto a Emilio Fede, ex direttore del Tg4, scomparso il 2 settembre. L’evento ha visto la presenza di numerosi colleghi e amici, ma ha messo in luce l’assenza significativa di Simona Fede, la figlia maggiore. La sua decisione di non partecipare ha suscitato curiosità e ha portato a riflessioni sulla sua relazione con il padre, caratterizzata da tensioni e desideri di riconciliazione.

Un’assenza che parla

Simona ha spiegato la sua assenza con parole chiare: “Non ci sarò al funerale di papà perché tutto ciò che è accaduto dal 2023 fino a oggi non mi appartiene.” Questo commento racchiude un mondo di emozioni e conflitti familiari. La sua relazione con Emilio Fede è stata complessa, segnata da una profonda ammirazione e da un doloroso distacco. Simona ha descritto il padre come un uomo che ha vissuto una doppia vita, capace di grandi cose come giornalista, ma che ha ceduto alla pressione del potere, compromettendo la sua libertà di opinione.

Le parole di Simona riflettono il dolore e la frustrazione per una situazione familiare complicata, in cui la libertà di espressione del padre ha avuto ripercussioni dirette sulla vita di chi gli stava accanto. La sua assenza ai funerali non è solo un gesto simbolico, ma un atto di ribellione contro un passato che ha influito negativamente sulla sua vita e su quella della madre.

Un desiderio di riconciliazione

Nonostante le tensioni, Simona ha rivelato di aver desiderato una riconciliazione con il padre.

“Volevo parlare con lui per riconciliarmi”, ha dichiarato, aggiungendo che la sorella Sveva le ha impedito di avvicinarsi. Questo aspetto della loro relazione mette in luce non solo le dinamiche familiari, ma anche il peso delle scelte individuali e delle rivalità fraterne. La mancanza di un contatto diretto con il padre ha lasciato a Simona un senso di incompiuto, accentuato dalle notizie che riceveva attraverso un avvocato, piuttosto che da un dialogo diretto.

Simona ha anche fatto riferimento ai nipoti che Emilio non ha mai conosciuto, un’assenza che amplifica il suo rifiuto di partecipare ai funerali. “È inaccettabile”, ha affermato, sottolineando come le dinamiche familiari possano complicare anche le relazioni più intime. Queste dichiarazioni offrono uno spaccato della complessità dei legami familiari, evidenziando come le scelte individuali possano avere ripercussioni su un’intera generazione.

Due vite, due strade

Simona e Sveva, figlie di Emilio Fede e della giornalista Diana De Feo, hanno intrapreso strade molto diverse. Simona ha avuto una carriera politica e imprenditoriale, mentre Sveva ha scelto di mantenere un profilo basso, lavorando nel campo della comunicazione. Questa differenza di scelte di vita potrebbe riflettere non solo le personalità distinte delle due sorelle, ma anche le diverse esperienze e traumi vissuti all’interno della stessa famiglia.

La vita di Simona è stata caratterizzata da un’intraprendenza che l’ha portata a ricoprire ruoli significativi, dal suo impegno come assessore alla Cultura fino alla sua carriera nell’architettura tra Stati Uniti ed Europa. Dall’altra parte, Sveva ha preferito evitare i riflettori, dedicandosi a una carriera di successo nel mondo della comunicazione, collaborando con marchi noti e gestendo eventi culturali.

Questa diversità di strade intraprese dalle sorelle evidenzia come le esperienze familiari e le relazioni personali possano influenzare profondamente le scelte di vita e le aspirazioni individuali. La storia di Emilio Fede e delle sue figlie è una riflessione su come l’eredità familiare possa modellare non solo le identità, ma anche le traiettorie professionali e personali.

Scritto da Staff
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