Saldi estivi 2020: quest’anno iniziano il 1° agosto

L’emergenza coronavirus è stata in grado di stravolgere anche il calendario dei saldi estivi che quest'anno verranno posticipati di un mese.

I saldi estivi nel 2020 saranno rimandati di un mese a causa dell’emergenza Coronavirus. La stagione dei ribassi non avrà via il primo sabato di luglio, ma slitterà al primo agosto: lo ha annunciato Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni.

Saldi estivi 2020: calendario riprogrammato a causa del Coronavirus

L’emergenza causata dal Coronavirus ha messo a dura prova la filiera tessile-moda italiana, bloccando sia le attività di produzione che quelle dei negozi. L’emergenza Coronavirus è stata in grado di stravolgere anche il calendario dei saldi. Per la prima volta quest’anno gli sconti estivi inizieranno in una data unica per tutte le regioni italiana, il 1° agosto. La decisione di posticiparli nasce da una sollecitazione degli assessori alle attività produttive ed è motivata dall’emergenza Coronavirus e dalle conseguenti misure e ristrettezze sul commercio. La scelta è stata presa dalla Conferenza delle Regioni presieduta da Stefano Bonaccini, il governatore dell’Emilia Romagna, che ha deciso di posticipare la data d’inizio dei saldi estivi.

La decisione nasce da una sollecitazione degli assessori alle attività produttive ed è motivata dalle necessità derivanti dalla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e dalle conseguenti misure

Il presidente Bonaccini ha poi scritto a tutti i presidenti delle Regioni e delle Province autonome e li ha invitati a «dare seguito alla suddetta decisione per una omogenea applicazione della stessa su tutto il territorio nazionale»

I saldi estivi, nel 2019, erano iniziati i primi giorni di luglio, come di consueto. Ma in periodo di pandemia gli addetti del settore risultano essere concordi con una posticipazione. Il 94% delle imprese di tutta Italia si era detto contrario alla data prevista del 4 luglio per l’avvio dei saldi estivi. La soluzione preferita dalla gran parte delle aziende era proprio la posticipazione o la sua cancellazione.

La decisione della Conferenza delle Regioni è stata quindi ben accolta. Anche gli stilisti e gli imprenditori sono tutti concordi sul fatto che ora più che mai bisogna preservare il made in Italy e trovare una soluzione per affrontare dopo la riapertura il problema delle vendite nei negozi.

Scritto da Alessia Vitale

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