S.O.S. tata, quando il reality dà il buon esempio

Ormai "reality" è diventato quasi un sinonimo di televisione spazzatura e c'è poco da prendersela con i pregiudizi: dopo anni di Grande fratello, Isola dei famosi e La Talpa appare un'impresa disperata far cambiare idea al telespettatore minimamente consapevole. Eppure invece esistono anche dei reality di qualità, seppure sui generis, come questo Sos tata che va in onda da qualche anno sui canali della Fox e poi, in seconda visione, su La 7.

Le protagoniste del programma sono, appunto, tre tate, tre esperte educatrici, che vengono chiamate da genitori disperati a mettere pace e ordine negli inferni domestici in cui questi ultimi si sono cacciati. Gli spaccati di vita famigliare italiana che vengono fuori risultano a volte più terrorizzanti delle prove estreme dei reality più sadici: padri assenti, madri distratte e soprattutto bambini che saltano pranzi e cene, che mangiano solo schifezze, che si rifiutano di fare i compiti, che guardano ore e ore la tv da soli e che mandano senza tanti problemi al diavolo papà e mamma ai quali, sembra, non riconoscono un briciolo di autorità.

Le tate però sono bravissime e di solito, in soli sette giorni, riescono a riportare un po' di pace e tranquillità nella vita di queste famiglie. Come? In genere dando semplici suggerimenti basati sul buon senso: si pranza e si cena tutti insieme e con la televisione rigorosamente spenta, si cerca di passare del tempo di qualità insieme ogni volta che si presenta l'occasione, si stabiliscono delle regole che devono valere per tutti e che i genitori devono far rispettare e via di seguito. Nulla di straordinario, ma per dei genitori che appaiono privi di qualsiasi capacità pedagogica è già tantissimo.

Alla fine è probabile che il montaggio televisivo esageri la portata dell'happy end e i benefici dell'intervento delle tate e che i protagonisti, genitori e bambini, si sforzino di migliorare e di seguire le indicazioni delle educatrici giusto perché ci sono le telecamere e sanno di finire in televisione. In fondo, nel nostro tempo è difficile trovare qualcuno che possa godere di maggiore considerazione e autorità dell'obiettivo di una telecamera. Ma se anche fosse così, e se anche una volta partita la tata tutto in quelle famiglie tornasse come prima, il programma resta comunque un felice esperimento televisivo, che comunica esempi positivi a chi lo guarda. E queste tate sembrano così brave che verrebbe voglia di inserirle in qualche programma di assistenza sociale, chissà se Tremonti riuscirebbe a trovare i soldi!

(Nella foto: le tre super tate protagoniste della trasmissione).

Scritto da Style24.it Unit

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