La diciassettesima edizione del Festivaletteratura di Mantova, che si svolgerà dal 4 all’8 settembre, ospiterà nel giorno di apertura lo scrittore e giornalista Roberto Saviano.
Alle 17.00, in Piazza Castello, lo scrittore di Gomorra e Zero zero zero parteciperà all’incontro “La forza delle parole”.
L’intervento di Saviano – si legge in una nota degli organizzatori – sarà una riflessione sul potere della parola, sulla parola capace di creare empatia e sulla letteratura come forma di diritto.
La parola letteraria è l’unica parola che può farci “sentire” il diritto, non solo guardare il diritto, non solo osservarlo: per esempio può raccontare la ferocia della guerra e non semplicemente comunicarla come possono fare le notizie.
Ampia la presenza degli autori italiani, da Paolo Giordano a Eraldo Affinati, Marcello Fois e Davide Longo, che parleranno di una delle qualità di Beppe Fenoglio a cui viene reso omaggio a 50 anni dalla morte.
Sarà ricordato anche Giuseppe Pontiggia a 10 anni dalla scomparsa e saranno proposti una nuova riflessione su Virginia Woolf, a partire dalla riedizione dei Diari.
Sarà fatto anche n omaggio a più voci per Gianni Brera e per Carlo Emilio Gadda, a 40 anni dalla scomparsa.Tra gli altri italiani presenti: Melania Mazzucco, Francesco Abate, Dacia Maraini, Andrea Vitali e particolare attenzione alla nostra poesia con Bianca Tarozzi, Antonio Prete, Antonella Anedda, i giovani Azzurra D’Agostino e Giovanni Previdi.
Numerosi gli ospiti internazionali: la sudafricana Karen Press, la scrittrice indiana-americana Jhumpa Lahiri, in anteprima con La moglie (Guanda), che segna il suo ritorno al romanzo, David Grossman, Mathias Enard, Peter Cameron, Will Self e il finlandese Tuomas Kyro e molti altri.
Atteso, l’ultimo giorno, anche l’arrivo del centenario Boris Pahor di cui Bompiani pubblicherà in ottobre, a cura di Tatjana Rojc, l’autobiografia Così ho vissuto. Il secolo di Boris Pahor.
