Chi era Richard Wagner: storia dell’artista tedesco

Richard Wagner ha introdotto il concetto di dramma come introspezione, che rende quindi le sue opere non solo spettacoli musicali, ma molto di più.

Con una carriera artistica ricca di spunti, Richard Wagner ha mostrato di sapersi adattare a numerose forme diverse partendo dalla musica fino ad arrivare alla filosofia o la poesia.

Chi era Richard Wagner

Wilhelm Richard Wagner (Lipsia, 22 maggio 1813 – Venezia, 13 febbraio 1883) è stato un compositore e direttore d’orchestra tedesco. Cresce solo con la madre poichè il padre muore ancora prima che potesse compiere un anno. La madre si sposa con un poeta e questo si occupa della famiglia ricoprendo il ruolo paterno mancante.

Il giovane, appassionato a diversi ambiti artistici, inizia a cercare la sua vocazione che arriva durante una rappresentazione del Fidelio di Beethoven che lo indirizza verso la carriera musicale. Inizia a scrivere alcuni pezzi e a prendere lezioni per scoprire meglio l’arte della composizione.

I primi esperimenti compositivi

Quando inizia la pratica è ancora molto influenzato dalla tradizione musicale tedesca. Inizia nel frattempo ad avvicinarsi al campo svolgendo il ruolo di direttore d’orchestra per il teatro di Magdeburgo. Successivamente diventa direttore nell’attuale Kalingrad ma con la chiusura del teatro è costretto a trasferirsi a Riga dove inizia a comporre anche alcune opere.

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Mentre attraversa una tempesta in mare per raggiungere Londra e iniziare una nuova vita scrive una delle composizioni più note e amate della sua carriera: “L’olandese volante”. Dopo un periodo di formazione inglese si trasferisce a Parigi dove vive un periodo di difficoltà che lo avvicina anche al mondo della filosofia e le teorie socialiste.

Dalla musica alla produzione letteraria

L’incontro con Ludwig Feurbach lo porta alla prima stesura della nota”tetralogia”. In questo periodo si avvicina a una nuova concezione del mondo:

“Il bisogno più urgente e più forte dell’uomo perfetto e artista è di comunicare se stesso – in tutta la pienezza della sua natura – all’intera comunità. E non può arrivare a tanto se non nel dramma”.

Il contenuto del suo trattato è simbolo della rivoluzione del tempo, una teoria positivista anticipata. Tutto questo prende atto con la rivoluzione del 1848 che lo vede in un ruolo attivo. Successivamente torna a dedicarsi alla musica venendo chiamato i diverse città europee che desideravano ospitare una delle personalità più note del tempo.

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Scritto da Alessandra Coman

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