Il remake: questo forma di appropriazione indebita di un’idea…
Uno dei più grandi successi della stagione, se non addirittura il più grande, Quasi amici rappresenta quella rinascita del cinema francese all’interno della coscienza nazional popolare (ché la critica non ha mai abbandonato la terra di Truffaut).
Ora come ora, grazie alla riuscita pellicola che racconta l’amicizia tra un miliardario tetraplegico e il suo badante di colore, ma anche grazie all’altro enorme trionfo che è stato The Artist, il cinema francofono sembra essere tornato garanzia di qualità.
Ecco perché in America sono già pronti con la pre-produzione del remake di Quasi amici: un’idea di valore, anche ma sopratutto se piuttosto banale e furbetta come quella dell’opera di Olivier Nakache ed Éric Toledano, va sfruttata fino allo sfinimento.
E pazienza se il pubblico non avrebbe avuto alcuna difficoltà nell’identificarsi con i personaggi originali: si aggiungerà un cheeseburger, un fucile a pompa in più ed ecco che lo spirito yankee pervaderà la pellicola.
E poi, per venire incontro alla società del melting pot, il ruolo del milionario andrà a Colin Firth e quello che era stato del senegalese Omar Sy verrà affidato al più statunitense immigrato latino americano: sia mai che l’associazione persona di colore scuro – lavoro umile possa far tornare alla mente il periodo della Segregazione razziale.
Lasciamo che l’americano medio si culli nel suo ideale amore verso l’operaio messicano, pigro e mangiatore di tacos a tradimento.
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