Mostra del Cinema di Venezia 2013: Child of God, Philomena e Night Moves

Grande attesa oggi per il film drammatico di James Franco in concorso a Venezia Child of God.

Basato sul romanzo omonimo di Cormac McCarthy, il film possibile di Leone d’Oro, farà tappa al Toronto International Film Festival a fine mese.

Franco (anche attore nel film) racconta la storia di Lester Ballard, uno sfrattato dal carattere violento che viene definito “un figlio di Dio, molto simile a te forse”. La sua vita è un disastroso tentativo di esistere al di fuori dell’ordine sociale.

Rimasto dapprima senza i genitori e poi privato della casa, Ballard, al quale rimangono ben pochi altri legami, scende sia letteralmente sia simbolicamente al livello di un cavernicolo man mano che la sua vita sprofonda sempre più nella degenerazione e nel crimine.

In concorso anche l’inglese Philomena di Stephen Frears, basato sul libro di Martin Sixsmith The Lost Child of Philomena Lee  (a sua volta basato su un fatto realmente accaduto). Il film vanta la presenza di Judi Dench ad un anno di distanza da Skyfall e in molti già scommettono sulla Coppa Volpi che l’attrice potrebbe vincere come miglior interprete femminile. 

L’attrice interpreta il ruolo di una donna irlandese costretta in età adolescenziale ad abbandonare il figlio e a essere rinchiusa in convento.

Decenni dopo decide di ritrovare il bambino affidato ad una famiglia negli Stati Uniti. Ad aiutarla Martin, un giornalista politico con il quale si creerà un legame di grande intensità.

Ultimo dei film in concorso, primo in ordine di proiezione, Night Moves, che segna il ritorno dietro la macchina da presa  di una delle più brave registe indie americane in circolazione, Kelly Reichardt.

Il film racconta la storia di tre ambientalisti radicali (Jesse Eisenberg, Dakota Fanning ePeter Saarsgard) che si uniscono per mettere in atto la più grande protesta della loro vita: far esplodere una diga idroelettrica, fonte e simbolo di quell’industria culturale divoratrice di energia e di risorse che tanto detestano.

Una meditazione sui rischi dell’estremismo politico.

Scritto da Style24.it Unit
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