Moda inverno: Bianco e nero il tandem perfetto

Bianco e Nero: la nuova tendenza della moda autunno/inverno

Da separati, vengono convertiti nei colori più semplici e facili da combinare. Insieme, sono in grado di creare nuove stampe di stagione. Preparatevi, perché questo autunno-inverno, bianco e nero si uniscono con un unico obiettivo: riuscire in qualsiasi situazione. Colori senza tempo, eleganti e di successo.

Bianchi e neri diventano i nostri migliori alleati quando non sappiamo come trarre vantaggio da un indumento. Ora, con le sfumature ed i vari toni della tavolozza cromatica sono combinati in abbinamenti irresistibili. Quest’eterna combinazione riempie le passerelle con stampe op-art pronte a farti impazzire con i loro giochi Visual inconfondibili. Il responsabile? Emanuel Ungaro.

Il designer crea tutto in un contrasto di luci ed ombre, con miscelazioni di stampe geometriche con tessuti fluidi pieni di movimento. Impossibile sbagliare con questa combinazione, i progettisti fanno un passo in più ed hanno il coraggio di convertire questo tandem a protagonista delle loro nuove collezioni. Dalla tendenza degli anni sessanta alla corte dandy del bianco che prende il sopravvento sulle passerelle. Desquared 2 è fatto con questa combinazione per adattare i cappotti di stile retrò e per rilanciare gli anni sessanta.

Fay è la scommessa di Pied de poule inconfondibile con la versione di vernice aggiornata; Moschino lo usa e combina il bianco e nero stampato 100% animale. D’altra parte, Giorgio Armani rende il pelose con abiti di ispirazione puramente gentiluomo, mentre Saint Laurent scommette sull’andamento. Questa stagione ha investito in abbigliamento base che combina queste due tonalità. Maglie, abiti o giacche, tutto è valido ogni volta che si prende con i giusti accessori.

L’autunno / inverno del bianco rinnova le collezioni delle firme che scommettono sul nero come colore principale e che trova il suo sostegno in dettagli ed elementi decorati in bianco. Un risultato stupefacente!

Immagine: Vogue, bianco

Scritto da Francesco Vazza

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