Mariolina Camilleri, chi è la figlia di Andrea

Figlia d'arte di Andrea Camilleri, sembra abbia raccolto l'eredità artistica del padre, dedicandosi alla pittura e all'illustrazione.

Tutti conosciamo Andrea Camilleri come lo scrittore celebre e osannato dalla cui penna è nato il Commissario Montalbano e sopratutto il paese di Vigata, teatro di tante altre sue storie. Lo conosciamo inoltre come dedicato, per non dire incallito, tabagista ed infine abbiamo imparato a conoscerlo anche come uomo di famiglia. Come marito e come padre, in particolar modo grazie al suo libro “Ora dimmi di te. Lettera a Matilda” edito da Bompiani per la collana Narratori italiani. È proprio da questa felice relazione tra il Maestro e Rosetta dello Siesto che nasce Mariolina Camilleri, talentuosa figlia d’arte che più di tutte sembra aver raccolto l’eredità artistica del padre.

Mariolina Camilleri

La più giovane delle tre figlie del Maestro Camilleri ha infatti deciso di consacrare la sua vita all’arte applicandosi nel campo del disegno, della pittura e sopratutto delle illustrazioni di libri per bambini. Romana DOC, ha frequentato e si è diplomata presso il rinomato IED (Istituto Europeo di Design) dedicandosi poi alla collaborazione con diverse riviste di settore, affermandosi sempre di più come illustratrice. Tra le diverse opere da lei curate possiamo elencare “Rosie e gli scoiattoli di St. James” scritto da Simonetta Agnello Hornby e George Hornby, “Pinocchio (mal) visto dal gatto e la volpe“, scritto a quattro mani da Ugo Gregoretti e suo padre.

Ha curato inoltre le illustrazioni presenti nell’adattamento di Mila Venturini del romanzo di Achille Campanile “Celestino e la famiglia Gentilissimi“. Proprio dall’incontro con Mila Venturini nasce l’idea di offrire un corso di scrittura creativa ai più piccoli, una possibilità che si concretizza grazie al supporto del gruppo Eco di Fata. Mariolina ha così l’opportunità di spiegare ai più piccoli come sviluppare la fantasia e da dove nascano le idee, insegnando loro l’importanza dell’osservazione critica, della struttura di una storia ed infine le differenze tra ambientazione, trama e personaggi. L’attività accademica della figlia d’arte prosegue tramite la somministrazione, questa volta riservata ad un pubblico più maturo, di svariate lezioni sullo stile e sulle tecniche pittoriche oltre che alcuni interventi in qualità di oratrice proprio presso l’Istituto Europeo di Design da cui era partito il suo percorso.

Vita privata e il rapporto col padre

Purtroppo sappiamo molto poco della vita privata della talentuosa illustratrice nata a Roma. Madre dei poco più che adolescenti Francesco e Silvia, che sembrerebbe aver ereditato dalla madre Rosetta l’amore per il riserbo e lo scarso interesse per le luci della ribalta, come testimoniato anche dalla totale assenza da tutti i social network più polari. Sembrerebbe invece aver ereditato dal padre la presenza di spirito e la battuta pronta di cui ha dato buona prova quando, a chi le chiedeva se fosse difficile essere figlia del più grande autore contemporaneo italiano, ha semplicemente risposto con un disarmante “in famiglia non gli diamo poi tutta questa importanza” ed un sorriso guascone.

Andrea Camilleri si è sempre rimproverato di essere stato un padre un po’ troppo distante. Costantemente assorto nel lavoro di regista teatrale prima ed in quello di scrittore poi, si è sempre ritrovato a passare lunghi periodi fuori da casa o per viaggi e tournée o per altri impegni lavorativi lasciando così le figlie sole durante l’infanzia. Mariolina però non sembra portargli minimamente rancore ed anzi ha sempre riconosciuto al padre un atteggiamento gentile ed incoraggiante. Sarà proprio da lui infatti che la giovane trarrà l’ispirazione necessaria per incanalare la propria passione per l’arte, la pittura ed il disegno in una professione di cui essere orgogliosa.

Infine, a testimonianza della solidità del rapporto tra padre e figlia, è bello vedere come Mariolina abbia saputo comprendere e fare suo uno degli aspetti più amabili ed anche stupefacenti della personalità paterna:”mai prendersi troppo sul serio: questo è l’insegnamento più grande che mi ha dato mio padre”. Una lezione di umiltà che rafforza e rende magnetiche due generazioni di artisti della famiglia Camilleri.

Scritto da Alice Sacchi

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