Ancora scosso dopo l’accaduto, l’ex tronista rischia dai 6 ai 12 anni
Ritorniamo sul caso di Karim Capuano, l’ex tronista di Uomini e Donne (parliamo dell’anno 2001) che il 25 settembre è stato arrestato a Roma dopo un diverbio con un amico, tale Remo Rullo di professione insegnante di educazione fisica.
Tra i due sarebbero volate parole grosse e delle percosse: nella colluttazione Capuano, come un novello Mike Tyson, ha staccato a morsi il lobo dell’orecchio della vittima, il quale è stato ricoverato all’ospedalee Sandro Pertini.
La ferita sembrerebbe irrimediabile, tanto che la stessa vittima, dettosi sconcertato e incredulo di fronte a quanto accaduto, si è lamentato della perdita di “mezzo orecchio“.
Intanto il personaggio televisivo è stato ospite da Barbara D’Urso nel contenitore quotidiano Pomeriggio 5. Intervistato da un’inviata, visibilmente provato dall’esperienza e quasi asente, con un filo di voce si è detto “defraudato, distrutto e moralmente a pezzi“.
Difficile la ricostruzione dell’accaduto, in quanto Karim non sembra riuscire o voler articolare meglio una spiegazione dei fatti: “Era un aperitivo tra amici, poi non so perché è successo questo, e me ne dispiace tanto, ma io ho solo reagito a un’azione violenta nei miei confronti.”
La tesi della legittima difesa è stata sposata dallo stesso legale Paolo Gemelli: “La verità processuale è in embrione. […] Quello che vogliamo affermare con forza è che Karim ha fatto quest’azione in seguito ad un attacco ricevuto prima. Il suo è stato un atto di difesa, legittima difesa.”
A quanto pare Karim rischia una condanna che oscilla tra i 6 e i 12 anni di reclusione, una pena molto seria per un reato giudicato in modo severo, come spiega l’avvocato: “Si tratta di lesioni gravissime, in quanto giudicate tali quelle che provocano uno sfregio permanente al viso della vittima e ovviamente l’orecchio è considerato parte del viso.”
Il tronista, che già aveva avuto dei guai con la legge nel 2008, quando a Milano aveva avuto un diverbio con un tassista, durante il quale lo avevo preso a schiaffi e aveva tentato di rubargli la vettura, è ancora esterrefatto:
“Avevo un bellissimo rapporto con lui. Non odio la persona, ma è successa una tale situazione per me incomprensibile, che spero un giorno mi farà comprendere Rullo o arriverò a comprendere io. Confido nella giustizia perché negli ultimi anni già ho dato – come si dice, time out – e sinceramente litigare con una persona che ritengo e sopratutto ritenevo un amico stretto è fuori da ogni canone di comunicazione, di vita, di amicizia.”
Foto: Mediaset