Sulla scia di Lawrence d’Arabia ecco arrivare sugli schermi italiani un film d’avventura ambientato nel deserto
Pare un po’ strano vedere lande desertiche, palme, dromedari, turbanti e quant’altro durante il periodo natalizio. In realtà, prima della crisi (adesso non si fa più, AUSTERITY!) si poteva benissimo prenotare un volo per Sharm El Sheik senza troppi rimorsi di coscienza.
Sarà che i soldi sono finiti, sarà che in Egitto la situazione è quella che è, fatto sta che ora certi paesaggi è il caso di vederli al cinema, magari in un film d’azione quale Il principe del deserto del regista Jean-Jacques Annaud, in uscita il 23 dicembre.
Presenti nella pellicola il gatto con gli stivali Antonio Banderas, il Profeta Tahar Rahim e la sventola immortale Freida Pinto.
Che volete di più?
Ecco la sinossi ufficiale (segue trailer più in basso)
Inizio del ventesimo secolo – Arabia
Sotto il sole spietato del deserto, due sultani si incontrano faccia a faccia. Tutto attorno, sul campo di battaglia, i corpi dei loro combattenti. Il vincitore Nesib, emiro di Hobeika (Antonio Banderas), detta le condizioni di pace al suo rivale Amar, sultano di Salmaah (Mark Strong). Nessuno potrà mai più reclamare i diritti della cosiddetta terra di nessuno, denominata “La Striscia Gialla”.
Secondo il costume tribale Nesib “tiene in ostaggio”, adottandoli, i due figli maschi di Amar, Saleeh (Akin Gazi) e Auda (Tahar Rahim) a garanzia del trattato. Diversi anni dopo: Saleeh è un guerriero ansioso di fuggire dalla gabbia dorata e tornare nella terra del padre, mentre ad Auda interessano solo i libri e la ricerca della conoscenza. Un giorno il padre adottivo, Nesib, riceve la visita di un petroliere texano (Corey Johnson), che lo informa: il suo territorio è benedetto dal petrolio.
Nesib sogna già un regno con strade, scuole ed ospedali, tutto pagato dall’oro nero che è sotto l’arida sabbia. Ma c’è un problema: il petrolio si trova nella zona di “La Striscia Gialla”.



