Non si placano le polemiche che sono seguite al trionfo di Gerardo Pulli nella trasmissione di Maria De Filippi
Che la vittoria di un concorrente di un talent show porti alla propagazione di polemiche, dicerie, maldicenze, menzogne, attacchi mediatici non è cosa nuova.
Quella di Gerardo Pulli ad Amici, la trasmissione di Maria De Filippi che vede sgomitare un gruppo di semiadolescenti per un posto in prima fila nel mondo della musica, è però particolarmente contestata.
Il ragazzo infatti non è mai stato troppo amato da coloro che guardano il programma solo per il lato artistico (esatto, c’è una sparuta minoranza che invece di ascoltarsi un buon disco dei Genesis anni 70 guarda Amici nella speranza di trovare un nuovo Peter Gabriel): voce poco intonata, prestazioni altalenanti, scarso talento, testi poco ispirati – un grave difetto per un cantautore, etichetta autoaffibbiata.
I fan del serale, allora, hanno iniziato una campagna contro il nostro piccolo eroe, reo di essere un belloccio privo di autocontrollo e disciplina.
Persino Alessandra Amoroso, vincitrice quest’anno della versione Big, ha dichiarato la sua preferenza personale:”Gerardo è un personaggio, preferivo Carlo Alberto“.
Il ragazzo, però, si gode il momento di grazia e dichiara di aver tratto un grande insegnamento dalla sua esperienza in televisione: “So di non avere un carattere facile. Dopo l’esperienza di Amici ho capito molte cose e non è vero che la tv è solo negatività. Amici trasmette valori sociali importanti: se vuoi una cosa e la desideri veramente, la ottieni.
Scriverò un libro su questa mia riflessione che si intitolerà Vi farò ricredere”.
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