Festival Sanremo 2012: Adriano Celentano lo show contro la gara

Ne ha avute per tutti, senza saper essere incisivo. Allo sketch partecipano Pupo, Morandi, Papaleo e la Canalis. Il sistema di voto va in tilt e la gara salta. Ecco l’Italia superficiale che piace agli italiani

La prima serata del Festival è andata, seguita da 14.378.000 spettatori pari al 45,20 % di share.

Due dati, a mio avviso, sono di fondamentale rilevanza: gli italiani hanno bisogno di un punto di riferimento, spesati come sono dall’inconsueta guida di un governo tecnico (distante e altro come già echeggiato dal nome); politica, economia, musica e costume stanno divenendo un tutt’uno inestricabile, in cui nessuna delle tre parti vive con forza la propria essenza.

Adriano Celentano, in una performance lunga ben cinquanta minuti, ne ha per tutti: Chiesa, Consulta, Rai, giornalisti deficenti (lo dice a proposito di Aldo Grasso). È lui il punto di riferimento che gli italiani cercano? Le ovazioni dell’Ariston e il picco di ascolti durante la sua esibizione, suggerirebbero di si.

Curzio Maltese, dalle pagine de la Repubblica dice al proposito del Molleggiato: “Quando non canta, Celentano rimane uno che dice cretinate (…) Soltanto quando Adriano prende il microfono e comincia a  cantare è come se il tempo si fermasse.

Di questo, comunque, bisogna ringraziarlo”. Sottoscrivo a pieno il giudizio di Maltese. La canzone è di per sé forma di espressione e a quella Celentano dovrebbe fermarsi, perché così riesce a dare il meglio di sé.

Ma per un popolo che è stato abituato, anche suo malgrado, ad avere sino a qualche mese fa come riferimento un cabarettista e non un politico, la scelta di Celentano come riferimento, rispetto a Monti, mi pare un segno di incancrenita assuefazione.

Veniamo allora al secondo punto, strettamente connesso al primo: Sanremo dovrebbe essere il Festival della Canzone Italiana, ma ieri sera è stato tutt’altro. La direzione del Festival ha  puntato tutto sullo show di Adriano, ha visto in quello e non nelle canzoni presentate, il punto di forza dello spettacolo.

Il sistema di votazione è andato in tilt subito dopo la prima esibizione e ha reso impossibile il voto della giuria demoscopica, la gara è stata sospesa, tra le giuste proteste della platea, alla quale Papaleo ha risposto scherzando: “Si, occupate l’Ariston”.

I cantanti hanno mostrato, anche in tal caso giustamente, nervosismo per il ruolo secondario nel quale sono stati rilegati. Già nel pomeriggio Francesco Renga si era così espresso ai microfoni di Radio24: “Cinquanta minuti senza interruzioni? Mi sembra eccessivo uno spettacolo di 50 minuti all’interno di Sanremo. Facciamo la cornice di Celentano. Direi che non contiamo una beata fava”.

In questo spettacolo confuso, in conclusione, nessuno degli ingredienti messi in gioco colpisce e lascia il segno. Tutto resta ombra senza colore, perché troppo superficiale. Lo stesso Celentano, nella sua predica, lo aveva suggerito: “quando ero giovane non facevo a tempo a pensare una cosa che l’avevo già pensata”. Ma a noi spettatori piacerebbe restasse la parola, cantata e non. Solo in quella il pensiero vive.

LINK UTILI Sanremo 2012:
Festival Sanremo 2012: Rocco Papaleo, la nostra video intervista esclusiva.

Festival Sanremo 2012, Luca e Paolo aprono la prima serata con Comici soli e battute su fisco e canone.

Sanremo 2012: Adriano Celentano contro i giornali cattolici e la Consulta, “bombardamenti” e musica.

Sanremo 2012, Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez (foto e video prima serata).

Festival di Sanremo 2012 “commissariato” da Lorenza Lei, la Chiesa e Grasso contro Celentano.

Scritto da Style24.it Unit
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