Cosa ci sarà dove adesso c’è Expo

Se il grande evento di Expo Milano risveglierà l’interesse del mondo, la sua implementazione può portare anche ad effetti duraturi nella regione e nella comunità. Anche dopo la conclusione di Expo, sarà necessario coinvolgere i cittadini nel progetto, incoraggiando la partecipazione delle associazioni della società civile.

A dimostrare l’importanza d questo aspetto, è intervenuto in aiuto Jens Kobler, che ha spiegato come nel 2010 l’area della Rhur ha interpretato il titolo di Capitale della Cultura europea, attraverso un programma di eventi che si sono sviluppati lungo il territorio. Il programma era basato sulla conversione delle strutture e degli spazi della manifestazione, nella quale i cittadini hanno contribuito in maniera attiva, con molti eventi dalla street art al turismo culturali che have provato l’essenziale per assicurare la supremazia dell’evento.

Il modello testo è stato apprezzato da Sergio Silvotti, il Presidente della Fondazione Triulza, il network del settore terziario che si occuperà degli spazi e del programma culturale dedicato al padiglione della società civile. Lo scopo del progetto è unire tutte le organizzazioni, in modo che quando cala il sipario su Expo, il territorio sia pronto a capitalizzare l’energia e le esperienze, iniziando un nuovo percorso e partecipando dando valore culturale al territorio.

Scritto da Simona Bernini

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