Come funziona la dieta del supermetabolismo

Vediamo insieme come funziona l dieta del supermetabolismo, con le ricette base e gli alimenti necessari per seguirla al meglio

Che cos’è la dieta del supermetabolismo e come funziona? E’ chiamata anche dieta metabolica. Ma funziona davvero oppure no? Cerchiamo di capire quali sono i suoi effetti e se davvero è efficace come dicono. Esistono, inoltre, numerose guide e libri che ne parlano. Vediamo quali sono i più validi.

Dieta del supermetaboismo

La dieta del supermetabolismo è stata ideata da un medico canadese, ma di chiare origini italiane. Si tratta del dottor Mauro di Pasquale, che ha creato appunto tale regime alimentare. Essa promette risultati eccezionali, come la maggior parte delle diete disponibili. Ma funziona davvero? Quali sono i suoi pregi e i suoi difetti? Numerosi studi scientifici condotti a riguardo testimonierebbero l’efficacia in un tempo breve. Lo slogan che essa utilizza è senza dubbio accattivante, allo scopo di attirare il consumatore. “Il santo Graal di tutte le diete”, oppure “Una dieta innovativa, che si adatta ai suoi bisogni”.

Questi e molti altri ancora sono gli slogan utilizzati da tale dieta. L’assunto di questo regime alimentare si può brevemente sintetizzare così: il nostro corpo è una macchina che funziona sia a benzina, sia a metano. In questo caso, la benzina sono i carboidrati e il metano sono i grassi. Utilizziamo prevalentemente benzina, mentre il metano tendiamo ad accantonarlo. Se, invece, al contraria andiamo ad introdurre poca benzina e molto metano (pochi carboidrati e molti grassi), ci abitueremo ad utilizzare i grassi, andando così a svuotare il serbatoio (ovvero andando a dimagrire). E’ senza dubbio chiaro che una piccola dose di “benzina”, ovvero i carboidrati, ci deve essere lo stesso.

Le critiche riguardo questa dieta sono moltissime. In primo luogo, dobbiamo ricordare la drastica riduzione del consumo di carboidrati. Ve ne sono davvero pochi, troppo pochi rispetto a ciò che ci serve. Il carboidrato, infatti, viene trasformato in glucosio. Il glucosio, a sua volta, serve per il nostro sistema nervoso centrale, che lo trasforma in energia. Per il normale funzionamento del sistema nervoso, si considera un apporto giornaliero di almeno 180 g: tale dieta, però, ne prevede appena 30.

In condizioni di carenza di glucosio, ad esempio in un digiuno prolungato, per sopravvivere il nostro corpo produce corpi chetonici. E’ un meccanismo particolare, che sostiene le nostre funzioni vitali, ma non è privo di effetti collaterali, come la stanchezza cronica, la nausea, il vomito, alcuni tipi di cefalea e, in casi molto più gravi, il coma. La dieta del supermetabolismo di Di Pasquale, inoltre, offre libertà nel consumo di alimenti che hanno percentuali importanti di grassi saturi, come formaggi, carni grasse come pancetta, salsiccia e alimenti molto calorico come maionese e burro, oltre alle uova.

Mentre tutti consigliano di limitare i grassi saturi e quelli trans, Di Pasquale va controtendenza e consiglia di consumare questi tipi di alimenti, per i motivi che abbiamo già visto. Ovviamente, dobbiamo considerare che un elevato apporto di grassi e di proteine ci può portare a problemi come aumento del livello di colesterolo e trigliceridi nel sangue, oltre a pressione alta, sofferenza cardiaca e molto altro ancora.

Un’ulteriore critica alla dieta riguarda il limitato apporto di fibre che viene imposto in tale dieta. Si tratta evidentemente di una grande limitazione, dato che le fibre riescono bene ad assorbire i grassi, aiutandoci anche nel controllo della pressione e del livello di colesterolo nel nostro sangue. Il consiglio di assumere 30 grammi di carboidrati al giorno, almeno nel primo periodo della dieta, non tiene inoltre conto della volontà del soggetto. Esistono soggetti che hanno molta forza di volontà, mentre altri non ne hanno. Inoltre, non si tiene conto delle variabili soggettive, come il peso, la composizione corporea, la sedentarietà o il livello di attività fisica della persona in questione.

Quella che viene definita come “dieta metabolica”, però, è leggermente differente rispetto a quella del supermetabolismo. Essa vuole riattivare il nostro metabolismo attraverso una vera e propria rotazione degli alimenti. Tali alimenti vengono scelti appositamente per stimolare la funzionalità del fegato, ma anche di alcune ghiandole presenti nel nostro corpo. Si caratterizza, quindi, dal fatto di alternare giornate in cui si assumono prevalentemente carboidrati e giornate in cui invece avremo una maggiore presenza di proteine e di grassi.

Dieta del supermetabolismo ricette

Vediamo adesso, all’atto pratico, come funziona la dieta del supermetabolismo. Dobbiamo ripartire i pasti tra colazione, spuntino, pranzo, spuntino e cena. Si cerca di suddividere la giornata, quindi, in 5 pasti al giorno, di cui tre principali e due spuntini. Dobbiamo cercare di privilegiare il più possibile l’uso di cibi freschi e biologici. Nella prima fase si possono mangiare alimenti come legumi, frutta fresca, salumi magri, verdura a foglia verde, peperoni, pomodori, zucchine, carne e pesce magri. Da evitare, invece, latte e latticini. Durante la seconda fase si dovrà preferire il pesce di ogni tipo, la verdura a foglia verde, carni e salumi magri, succo di limone.Da evitare, invece, saranno alimenti come cereali, legumi, frutta, latte e latticini. Nel corso della terza fase, invece, avremo la possibilità di consumare cereali, grassi buoni come quelli che derivano dall’olio extra vergine d’oliva, proteine. Via libera anche alla frutta e alla verdura di stagione. Avremo quindi tale fase che prevede un maggior utilizzo di grassi, rispetto alle prime due. Gli alimenti che, invece, sono particolarmente vietati in tutte e tre le fasi sono sempre: il caffè (mentre il tè è permesso, la frutta essiccata, gli zuccheri raffinali, i succhi di frutta zuccherati, il frumento, il mais, la soia e gli alimenti OGM.

L’ideatrice di tale dieta, nata nel 2013, suggerisce di seguire questo tipo di regime alimentare per perdere diversi kg: se ne possono perdere fino a 10, ma in genere avremo una riduzione del nostro peso corporeo nella misura di 5-6 kg al mese. Si consiglia, inoltre, l’attività fisica da associare alla dieta: i primi giorni di tipo aerobico e, successivamente, magari qualcosa come un sollevamento pesi adatto alla propria corporatura, per poter bruciare più grassi con un intenso allenamento. Anche in questo caso, senza dubbio, avremo delle controindicazioni. Se portata avanti per lungo tempo, infatti, tale regime alimentare può esporre ad alcune carenze. E’ possibile, quindi, che si abbia sul peso il noto effetto yo-yo. Nel momento in cui tale dieta verrà interrotta, è possibile e facile riprendere il peso perso, o almeno una parte di esso.

Nella dieta del supermetabolismo invece, il funzionamento è leggermente diverso. Inizialmente avviene un periodo di prova, nel quale si cerca di capire quanti tipi di carboidrati ci servono per mantenere il benessere dell’organismo a livelli ottimali. Avviene, quindi, una drastica riduzione nell’uso di carboidrati in un periodo che dura all’incirca 4 settimane. In questo modo, il soggetto sentirà sicuramente l’assenza di essi, con tanto di effetti collaterali come nausea, stanchezza, mal di testa e anche altri piccoli disturbi. Nella prima fase, avremo quindi una fase che dura 12 giorni chiamata “di scarico”, con utilizzo di pochi carboidrati e molti grassi, nella misura di almeno 50 o 60% di grassi, 30 g di carboidrati e una percentuale che va dal 30 al 50% di proteine.

Seguiranno due giorni di ricarica, con molti carboidrati e, più nel dettaglio, 25-40% di grassi, 15-30% di proteine, 35-55% di carboidrati. E’ possibile che la persona senta di più gli effetti collaterali derivanti dall’assenza di carboidrati rispetto ad un altro: in questo modo, è possibile un aumento graduale dei carboidrati, fino a che gli effetti collaterali non scompariranno. Dopo quale altro giorno di prova, in cui il soggetto cercherà di capire qual è la sua dose ottimale di glucidi al giorno, si passerà alla seconda fase. Per quanto riguarda la seconda fase, secondo questa dieta, a questo punto l’organismo sarà diventato senza dubbio una macchina brucia grassi. Si procederà, quindi, con 5 giorni di scarico e altri due giorni di ricarico. In questi cinque giorni si manterrà la ripartizione calorica sperimentata con successo nella prima fase, ovvero quella di prova. Avverrà, quindi, la stessa cosa con la fase di carico.

Guida

La dieta del supermetabolismo è molto conosciuta. Possiamo trovare moltissimi libri che si occupano di essa. Li troviamo, ad esempio, nelle librerie più fornite, ma anche su internet. In questo modo avremo senza dubbio la possibilità di conoscere i segreti degli esperti riguardo tale regime alimentare, nonché la possibilità di testarla, attraverso molte ricette che si trovano che possono combaciare con tale tipo di dieta. Questo tutto ciò che dobbiamo sapere circa la dieta del super metabolismo, chiamata anche dieta delle star, proprio perché moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo sono soliti seguirla, per i suoi effetti immediati e quasi “miracolosi”.

Cerchiamo sempre di chiedere consiglio al nostro medico prima di iniziare una qualsiasi dieta, specialmente se siamo in gravidanza e allattamento. Il nostro medico curante sarà darci tutte le informazioni necessarie e, nel caso, potrà dirvi di affidarvi ad un nutrizionista, che seguirà al meglio l’andamento della vostra dieta. Il fai da te, infatti, è come al solito potenzialmente dannoso e potrebbe creare non pochi effetti collaterali. Abbiamo visto, infatti, che la drastica riduzione dei carboidrati può farci male e può creare tutta una serie di effetti indesiderati molto fastidiosi. Cerchiamo, infine, di seguire tali diete per un periodo di tempo che non sia troppo lungo, per non andare incontro a carenze nutrizionali che possono essere anche pericolose, alla lunga.

Scritto da Erika Vettori

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