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Chiara Saraceno è una delle figure più emblematiche nel panorama della sociologia e della filosofia italiana. Nata a Milano nel 1941, ha dedicato la sua vita a esplorare le dinamiche sociali, con un focus particolare sulla famiglia, il welfare e le disuguaglianze. La sua carriera accademica è stata costellata di successi e riconoscimenti, rendendola un vero e proprio punto di riferimento nel suo campo. Ma cosa c’è dietro a questa carriera così luminosa?
Un percorso accademico di eccellenza
La carriera di Chiara Saraceno è iniziata con la sua laurea in filosofia, un passo che ha aperto le porte a una lunga serie di incarichi accademici prestigiosi. Tra il 1990 e il 2008, ha insegnato sociologia della famiglia presso l’Università di Trento e successivamente all’Università di Torino. Durante questo periodo, ha ricoperto anche il ruolo di Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali e ha coordinato un dottorato in ricerca sociale comparata fino al 2006.
La sua esperienza non si limita all’Italia; ha anche insegnato al Centro di ricerca sociale di Berlino, ampliando così la sua influenza oltre i confini nazionali. Ti sei mai chiesto come un’accademica possa influenzare il dibattito sociale in contesti diversi?
Inoltre, Chiara ha avuto un ruolo attivo nel CIRSDe, il Centro Interdisciplinare di Studi e Ricerche delle Donne, dove ha servito come presidente tra il 2001 e il 2003.
La sua attività di editorialista per importanti testate come la Repubblica e la collaborazione con siti di analisi sociale testimoniano il suo impegno nel diffondere e discutere tematiche di rilevanza sociale. Oggi, è honorary fellow del Collegio Carlo Alberto di Torino, dove continua a contribuire al dibattito accademico. Che impatto avranno le sue idee sulle future generazioni di sociologi?
Contributi e riconoscimenti significativi
Nel corso della sua carriera, Chiara Saraceno ha pubblicato numerosi libri e articoli che hanno avuto un impatto duraturo nel campo della sociologia.
Tra le sue opere più importanti troviamo ‘Sociologia della famiglia’ (2007), ‘Onora il padre e la madre’ (2010) e ‘I nuovi poveri. Politiche per le diseguaglianze’ (2011). Questi testi non solo riflettono le sue ricerche, ma offrono anche spunti di riflessione su questioni rilevanti come le politiche sociali e le disuguaglianze economiche. Ti sei mai chiesto come le sue opere possano influenzare le politiche attuali?
Chiara è stata anche attivamente coinvolta in commissioni governative, contribuendo a formulare politiche per la lotta alla povertà in Italia. Dal 1990 al 1994, ha rappresentato l’Italia nell’Osservatorio dell’Unione Europea sulle politiche di esclusione sociale, dimostrando la sua competenza e la sua dedizione per il miglioramento delle condizioni sociali. Tra i suoi riconoscimenti più recenti, spicca il premio internazionale “Prof. Luigi Tartufari” ricevuto nel 2023 dall’Accademia dei Lincei, che sottolinea il valore del suo lavoro in economia e società. Qual è il segreto del suo successo nel creare un impatto così significativo?
Un impegno costante per la società
Oltre ai suoi successi accademici e alle sue pubblicazioni, Chiara Saraceno ha sempre mantenuto un profondo impegno etico verso la società. È sposata con il politologo e filosofo Gian Enrico Rusconi e, nonostante la sua vasta carriera, ha scelto di mantenere un profilo basso sui social media, concentrando la sua attenzione su iniziative e ricerche che possano realmente influenzare il cambiamento sociale. La sua nomina a presidente del comitato scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza nel 2021 è solo un ulteriore esempio della fiducia riposta in lei come esperta nel suo campo. Cosa possiamo imparare dal suo approccio sobrio e incisivo?
Chiara Saraceno, attraverso il suo lavoro e i suoi scritti, continua a ispirare generazioni di sociologi e studiosi, incarnando il valore della ricerca accademica al servizio della società. Non è sorprendente come una persona possa avere un impatto così profondo e duraturo nel mondo accademico e sociale?
