Chiambretti a Mediaset, i tempi cambiano

Vi avevo già parlato del probabile sbarco di Piero Chiambretti a Mediaset; ormai sembrerebbe cosa fatta. Sono felice, guarderò la sua nuova creatura con interesse. Sarà in seconda serata, prevedibilmente su Italia Uno. Di più non si sa.

Riporto ciò che scrissi a proposito della sua comicità.

Capisco che molti di voi non si sentano in linea con la comicità di Piero, ma in quanto a spontaneità e genio intuitivo il signore ha pochi pari. Si mantiene sugli standard che da sempre lo contraddistinguono, ma ad essere sinceri quegli standard, oltre ad avere aperto una strada maestra da seguire e coltivare – strada che pochi hanno percorso per incapacità, non per poca convinzione -, lo hanno reso unico nel suo genere.

E' triste dover assistere alla morte di Markette per mancanza di soldi, sopratutto perchè tutto ciò stride con l'abbondanza di soldi con cui vivono altri programmi di pessima qualità. Lo rivedremo presto, ne sono convinto, e a giudicare dalle sue affermazioni di ieri, che riporto qui sotto, potremmo anche – e dico finalmente – vederlo su Mediaset.

Perchè finalmente? Semplice: la motivazione che potrebbe spingerlo a finire tra i dipendenti di Berlusconi, motivazione data dallo stesso Chiambretti, ha un fondo di verità. Di triste verità che sfocia nel discorso del duopolio televisivo italiano. Rai e Mediaset ridono di gusto, Sky sorride, La7 cade in depressione; e invece dovrebbe essere l'unica rete a gioire per quello che sta facendo. Sky a parte.

Scritto da Style24.it Unit

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