Brandon Bruce Lee: una tragica morte per entrare nel Mito

Il bellissimo e soprattutto “mitico” Brandon, nacque a Oakland, in California, il nel Febbraio del 1965: figlio della leggenda  Bruce Lee e di Linda Emery Brandon era somigliantissimo al papà con cui, purtroppo, condivise anche un tragico destino.

Brandon aveva 3 mesi quando si trasferì a Los Angeles, nella terra di Hollywood, mentre nel 1971 si trasferì ad  Hong Kong.
Bruce Lee, padre di Brandon, morì tragicamente ed in circostanze ancora oggi poco chiare, quando il piccolo aveva solo 8 anni: in seguito alla tragedia, assieme a sua madre e sua sorella Shannon, tornò negli USA, trasferendosi a Seattle, la città natale di Linda (e dove Bruce Lee venne sepolto) e poi a Los Angeles, precisamente nel sobborgo di Rolling Hills.

La sua passione per la recitazione prese il sopravvento agli inizi degli anni ‘80, e nel 1983 si iscrisse all’”Emerson College” di Boston. Dopo un anno, si spostò a New York e divenne membro di “American New Theatre“, gruppo teatrale fondato dal regista, nonché suo amico, John Lee Hancock.
La sua prima partecipazione in un film avvenne con la pellicola The Crime Killer di George Pan-Andreas, dove Brandon fu scritturato per interpretare un gangster. Nel 1986 si recò ad Hong Kong per le riprese del suo primo film da protagonista, Legacy of Rage, affiancato da altri attori come Michael Wong e Bolo Yeung. Recitò successivamente in Laser Mission (1990) con Ernest Borgnine, registrato in Sudafrica nel 1988. Nel 1991, è co-protagonista assieme a Dolph Lundgren in Resa dei conti a Little Tokyo, film che non riscosse il successo sperato ma permise a Brandon di firmare un contratto con la 20th Century Fox. Nel 1992 interpretò lo studente Jake Lo in Drago d’acciaio, in cui Brandon partecipa anche alla realizzazione delle coreografie. Per questo film si recò in tour promozionale anche a Roma, dove venne intervistato dallo sceneggiatore ed esperto di cinema kung-fu Lorenzo De Luca, già autore di alcuni libri sul padre.
Nel 1993, il giovane attore fu scelto per interpretare “Eric Draven” nel film Il corvo di Alex Proyas, basato sul fumetto omonimo. Questo fu l’unico film in cui l’attore non dovette fare sfoggio di arti marziali e per lui fu una notevole soddisfazione personale, per dimostrare finalmente a tutti di non esser solo il figlio di  Bruce Lee.  Il 31 marzo 1993, durante le riprese del film Brandon fu ferito erroneamente da un colpo di pistola caricata a salve, mentre stava effettuando le riprese. Quando l’attore si accasciò a terra, trattenendosi l’addome, i membri della troupe credevano che  stesse continuando a recitare. Si accorsero poco dopo della disgrazia e in quel breve lasso di tempo le ferite erano ormai gravi. Morì più tardi al “New Hanover Regional Medical Center”, aveva 28 anni.

Iniziarono a circolare diverse “leggende metropolitane” subito dopo la morte di Brandon, tali dicerie  vennero fugate dalla semplice verità che Brandon venne ucciso dalla pistola dell’ignaro Michael Massee, l’attore che interpretò “Funboy”.
La tragedia scaturì da un malfunzionamento dell’arma: accidentalmente una carica debole bloccò il proiettile nella canna. L’arma difettosa non venne controllata e venne ricaricata con proiettili a salve per essere usata per girare la scena di morte. A causa della distanza ravvicinata la pressione espulse il proiettile bloccato, che colpì Brandon all’addome. La scena in cui Brandon morì è quella in cui Eric Draven, risorto e appena tornato nella sua abitazione, viene turbato dal ricordo in cui lui e la fidanzata Shelly vengono aggrediti dai balordi comandati da “Top Dollar”. In quel momento, Massee esplose il colpo mortale verso lo sfortunato attore. In molte parti del film, il ruolo di “Eric Draven” venne affidato a Chad Stahelski e Jeff Cadiente, stuntmen e amici di Brandon.

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Scritto da Style24.it Unit
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